Con Alpages Ouverts alla scoperta dell’alpeggio Menouves a Etroubles
Il vallone del Menouve a Etroubles ha accolto il terzo appuntamento con Alpages ouverts. La manifestazione, ideata nel Duemila dall’Association régionale éleveurs valdôtains e che quest’anno compie quest’anno 23 anni, mercoledì scorso 3 agosto, è stata ospitata all’alpeggio Menouve che è costituito dai tramuti Comba Germain, Menouve, Arvus e Tza Nouva.
L’alpeggio si trova a 1.800 metri di quota ed è condotto dai fratelli Edy, 36 anni, e Christian Cunéaz, 33 anni, allevatori figli d’arte con la passione delle reines nel sangue. Soprattutto Edy, il più giovane dei 2, era abituato sin da piccolo ad andare al pascolo con il nonno materno Ugo Bredy. I 2 giovani hanno preso le redini dell’azienda di cui era titolare la mamma Claudia Bredy, affiancata da sempre dal marito Napoleone Brédy.
«È stato mio nonno Ugo - riferisce Christian Cunéaz - a trasmettermi questa grande passione. Durante l’estate ero sempre con lui e ho ricordi splendidi, in particolare maniera legati al Mayen Golie di Gignod. Lo seguivo dappertutto e lui mi insegnava a riconoscere le mucche, a capire il comportamento delle reines. Mi piaceva molto quando mi raccontava le storie di vecchie reines. Se non fosse per questa passione che già da allora mi legava alla vita in alpeggio, forse oggi non sarei qui e farei un altro mestiere. Ho anche provato a lavorare fuori, ma non è il mio mondo. Non è la stessa cosa. Fare l’allevatore significa seguire i propri ritmi, a contatto con la natura ed essere qui con tanta gente arrivata per viere la giornata di Alpages ouverts ci onora e gratifica il nostro lavoro».
Edy e Christian - il primo affiancato dalla compagna Daniela Gabignon e il secondo appoggiato in tutto dalla fidanzata Luana Bich - si dividono i compiti nell’azienda agricola di cui sono titolari. Il primo si dedica maggiormente alla campagna e cura i fieni, mentre il secondo si occupa totalmente dell’allevamento delle loro bovine - miste tra pezzate rosse e nere - sia a fondovalle a Valpelline sia in alpeggio.
Oggi, sabato 6 agosto, i fratelli Cuneaz salgono con la mandria alla Tza Nouva, il tramuto più alto dell’alpeggio. La siccità però quasi sicuramente li obbligherà a tornare un’altra volta più in basso. Tant’è che proprio alla Tza Nouva c’è stato bisogno di mettere gli abbeveratoi in stalla. La désarpa anticipata è, quindi, un rischio reale.
Alpages ouverts, i prossimi appuntamenti
Oggi 6 agosto la meta è Breuil-Cervinia a Valtournenche nell’alpeggio La Manda a quota 2.300 metri, gestito dai coniugi Loris Pieiller e Nourissat Vercellin della Società agricola Lo Nic. Per raggiungerlo le possibilità sono 2. La prima è arrivare a Valtournenche, lasciare l’auto nel piazzale della telecabina Cime Bianche e salire fino a La Salette. Il biglietto di andata e ritorno costa 8,50 euro, per la sola andata si pagano 6,50 euro. Scesi a La Salette, si prosegue a piedi per circa 15 minuti lungo il sentiero 107 Gran Balconata del Cervino. In alternativam da Valtournenche proseguire per la località Perreres e parcheggiare il mezzo dove c’è l’area pic nic da cui poi si va in alpeggio seguendo le indicazioni. Il tempo di percorrenza a piedi è di circa un’ora e mezza.
Mercoledì 17 agosto sarà la volta dell’alpeggio Champlong a Verrayes gestito da Edy Arvat. Lunedì 22 agosto toccherà all’alpeggio Barmettes di La Thuile, condotto dall’azienda agricola Quinson della famiglia Quinson Lorenzo e Adelio.