«Con questa legge il Garante dei diritti delle persone con disabilità sarà soltanto una figura simbolica»

«Con questa legge il Garante dei diritti delle persone con disabilità sarà soltanto una figura simbolica»
Pubblicato:
Aggiornato:

Coda polemica dopo l’approvazione da parte dell’ultimo Consiglio Valle, nella seduta di giovedì 28 luglio, del progetto di legge numero 54 recante: “Disposizioni in materia di Garante dei diritti delle persone con disabilità”. In pratica, con questo provvedimento il Difensore civico sarà anche Garante dei diritti delle persone con disabilità. Il via libera è giunto con 33 voti a favore e 2 astensioni, quelle delle consigliere del Partito civico progressista Chiara Minelli ed Erika Guichardaz. L'iniziativa, depositata originariamente dai gruppi Lega Valle d’Aosta e Forza Italia lunedì 14 marzo, è il frutto di un ampio confronto in prima Commissione consiliare, la quale ha predisposto un nuovo testo composto di 6 articoli. Relatori in aula sono stati per la minoranza il leghista Andrea Manfrin e per la maggioranza Andrea Padovani di Federalisti Progressisti - Partito Democratico

A giustificare l’astensione di Pcp le consigliere Chiara Minelli ed Erika Guichardaz dichiarano: «Si attribuisce il ruolo di Garante alla Difensora civica, appesantendone ulteriormente il lavoro, svolto, peraltro, in condizioni di carenza di organico che la norma non provvede a colmare. La Difensora civica, inoltre, ricopre già il ruolo di Garante dei detenuti e di Garante per l’infanzia e l’adolescenza e, in sede di audizione, ha confermato la difficoltà a ricoprire un nuovo incarico, nonché le incongruenze di questo testo che prevede compiti di politica attiva già incardinati alla alla struttura delle Politiche sociali».

Critiche dal Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta

Severo il giudizio del presidente del Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta Roberto Grasso, il quale - ricordato che il progetto è «Approdato in aula al termine di un iter accelerato nelle ultime settimane ed iscritto all'ultimo momento all’ordine del giorno dei lavori consiliari» - evidenzia: «Il testo normativo affida al Difensore Civico i compiti di garante delle persone con disabilità affiancandogli a tal fine un collaboratore dotato di elevate competenze, selezionato con bando ad evidenza pubblica e con un incarico quinquennale da espletare a titolo gratuito, ignorando in tal modo le osservazioni svolte nel corso delle audizioni sia dal Difensore Civico sia dal Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta». Roberto Grasso quindi aggiunge: «Il Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta per conto di tutte le associazioni che rappresenta, ciascuna con le sfumature che le singole sensibilità determinano, e ad eccezione di Tutti Uniti per Ylenia, che ha direttamente seguito l'iter legislativo autonomamente sin dall'inizio, come già evidenziato dal Difensore civico nel corso della sua audizione dinanzi alla prima Commissione consigliare, ha, a sua volta, ribadito, in un ampio documento consegnato a tutti i commissari, che l’attribuzione di ulteriori competenze ad un ufficio già titolare di altre funzioni avrebbe rischiato di privare di rilevanza la figura del Garante delle persone con disabilità. Il Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta ha elaborato un documento, così come altre organizzazioni che sono state audite dalla prima Commissione ed è con un certo stupore che oggi osserva come da un lato sono accolte parte delle osservazioni presentate, ma contemporaneamente sui punti particolarmente significativi non si sia dato ascolto ai timori esplicitati». Ragion per cui, il presidente del Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta Roberto Grasso commenta che «Il futuro che ci attende è realisticamente quello di una figura che, ribadiamo, è solo simbolica, per la quale non è previsto un investimento significativo da parte dell'Amministrazione regionale e che vedrà il supporto di un volontario. Con franchezza e con la responsabilità che sentiamo nei confronti delle persone che rappresentiamo, attraverso le diverse associazioni, affermiamo che non riscontriamo in questa legge una opportunità, ma, piuttosto, l'ennesima enunciazione di principi a cui però non si mettono a disposizione gli strumenti per renderli diritti effettivamente esigibili e che costituisce l'ennesima occasione persa». Il presidente del Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta Roberto Grasso osserva, infine, che «Non si ritiene che l’approssimarsi delle ferie estive, e la conseguente sospensione dei lavori consiliari, fosse una ragione sufficiente per procedere all'approvazione di un testo che mostra una serie di incongruenze da noi chiaramente esposte. Sarebbe stato, a nostro avviso e come abbiamo detto in audizione, più opportuno attendere i regolamenti attuativi della legge delega sulla disabilità o, con un atto di umiltà, qualora si fosse ritenuto opportuno legiferare subito, ispirandosi a norme di altre regioni che hanno già legiferato in materia con un livello qualitativo decisamente elevato».

Adu: «Vuota propaganda»Ambiente, Diritti, Uguaglianza-ADU in una nota condivide le critiche del Coordinamento Disabilità della Valle d’Aosta: «Dopo 5 mesi di audizioni in prima Commissione, il Coordinamento di 13 organizzazioni valdostane impegnate sul fronte della disabilità ha prodotto un documento che evidenzia a più livelli le criticità e le contraddizioni che rendono di fatto tale legge non solo inefficace, ma problematica nella sua applicazione pratica. Il parere negativo si estende anche alla fretta con cui si è voluto passare alla votazione, senza attendere i decreti attuativi che istituiscono la figura di garanzia a livello nazionale».

ADU, pertanto, condivide le perplessità «Riguardo a un’operazione che ha il sapore di un contentino per tante persone in difficoltà, tanto per inaugurare la campagna elettorale. Il tempo e i soldi per fare meglio c’erano, magari basterebbe non spenderli in cattiva politica come l'aeroporto, impianti a fune in luoghi improbabili e via dicendo».

La replica di Andrea ManfrinCritiche alle quali il consigliere regionale della Lega Vallée d’Aoste risponde: «Leggo con un mix di divertimento e preoccupazioni le dichiarazioni che alcune forze politiche extraconsiliari hanno formulato sulla legge del Garante della Disabilità. L'istituzione del Garante della Disabilità, ovvero di una figura che promuove il rispetto e la conoscenza della disabilità e aiuta i disabili a veder riconosciuti i propri diritti, dovrebbe essere una di quelle disposizioni che trovano l'accordo di tutti, al di là degli steccati partitici ed ideologici. Ero convinto che una proposta di questo tipo avrebbe riscosso un grosso successo, perché mi piace pensare che perlomeno sui diritti dei più deboli la politica eviti di fare battaglie di religione, ma mi sbagliavo». Ricordato che la legge «È stata approvata con una larghissima maggioranza, ben 33 voti a favore, e 2 soli astenuti, ovvero proprio quelle pasdaran che vivono grazie alla polemica quotidiana», Andrea Manfrin osserva che l’accorpamento delle funzioni del Garante dei diritti delle persone con disabilità con quelle del Difensore civico è già in vigore in altre regioni. Inoltre, afferma Andrea Manfrin è prevista «L’individuazione di un professionista che conosce il settore e che ha le competenze in materia che sarà a supporto della struttura. Nulla vieta, infine, che in sede di discussione del bilancio 2022 vengano individuate ulteriori figure o risorse che possano implementare ulteriormente la struttura esistente, a maggiore riprova che tutte le opzioni sono state vagliate».

Il presidente del Coordinamento Disabilità Roberto Grasso

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930