Cogeis apre a Borgofranco l’officina delle trivelle che scavano gallerie in quota

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Un ambizioso progetto per il futuro, che potrebbe aprire inediti scenari professionali ed imprenditoriali, con possibilità di lavoro, ad ora, per una decina di operatori del settore delle costruzioni. Cogeis, l’importante azienda italiana per la realizzazione di grandi opere edilizie (dai lavori stradali e autostradali alla costruzione di ponti, dighe, acquedotti, hotel, complessi residenziali, edifici pubblici ed edilizia civile), con sede a Quincinetto dal 1963, ha programmato entro il 2024 la realizzazione di un complesso per macchinari pesanti e talpe meccanizzate adibite allo scavo di gallerie all’interno delle montagne, comprensivo di officina di revisione e monitoraggio, assemblaggio e collaudo. Il sito, già acquisito, per la costruzione dell’imponente capannone di 2.500 metri quadrati, alto circa 15 metri per consentire di ospitare macchinari massicci di 7 metri di diametro, è stato individuato nell’area attigua all’ex Alcan di Borgofranco, dove talpe e trivelle saranno testate, collaudate e certificate, prima di essere smontate e trasportate nei cantieri di lavoro in quota (sino a 1.200-1.500 metri di altitudine), riassemblate sul posto e attivate per lo scavo di tunnel e gallerie nella roccia. Saranno quindi necessarie figure di operai qualificati a sostenere ruoli di responsabilità nei comparti della meccanica e dell’elettrotecnica, specializzati in lavori di carpenteria, automazione, idraulica, esperti in informatica industriale e movimentazione di macchine a controllo numerico, con competenze geologiche per lo studio della morfologia del terreno.

«Certo una professione che richiede disponibilità a muoversi e che comporta di fare scelte magari non facili», riferiscono i vertici di Cogeis, «però d’altro canto garantisce valide possibilità lavorative basate su una specializzazione verticale molto richiesta oggi». Tra le scuole di formazione per diventare operatori delle costruzioni, nel nord ovest italiano, quella degli edili di Torino. Non sono mancate, a livello territoriale e locale, proposte di corsi tecnici per operatori e periti edili, come quella formulata da Confindustria Canavese ad Aosta, conclusasi 6 anni fa. Le selezioni per l’inserimento lavorativo potranno essere aperte anche a giovani al primo impiego (per i quali sono previsti almeno 5 anni di formazione e affiancamento per raggiungere l’autonomia professionale) e a operai stranieri, con prospettiva salariale che potrebbe toccare i 7-8 mila euro al mese, con base fissa di 2.500.

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