Dante David, direttore d’albergo con esperienze in tutto il mondo

Dante David, direttore d’albergo con esperienze in tutto il mondo
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Lascia un grande vuoto nella comunità gressonara la scomparsa di Dante David, 88 anni, mancato sabato scorso, 30 luglio, all’Ospedale Molinette di Torino. Era nato il 19 settembre 1934 a Gressoney-Saint-Jean, dove aveva trascorso l’infanzia fino alle scuole medie: Dante David era il penultimo di 5 figli e aveva 3 fratelli - Davide del 1929, il maggiore, Fernando del 1932 e Claudio del 1947 - e una sorella, Mercedes del 1930.

Fu tra i primi - all’inizio degli anni Cinquanta - a frequentare a Losanna la prestigiosa scuola alberghiera alla quale l'allora assessore regionale al Turismo Albert Deffeyes volle indirizzare alcuni giovani valdostani con l'obiettivo di qualificare l'offerta turistico-alberghiera della Valle d'Aosta. Dopodichè trovò subito impiego in alcuni degli alberghi più grandi e importanti del mondo, dalla Svizzera alla Spagna, a Hong Kong, a Bangkok, nella Corea del Sud e alle Bahamas. Tornò quindi in Valle d’Aosta - anche per riavvicinarsi alla famiglia d’origine - per dirigere - dal 1992 al 1994 - il Grand Hotel Billia di Saint-Vincent e, insieme a Guido Zampieri, per 3 anni, il Casinò de la Vallée dove concluse la carriera lavorativa. Fino al 2008 ha anche fatto parte del consiglio d’amministrazione della Stv, la società che si occupava dei servizi alberghieri al Casinò.

Negli anni della pensione era solito trascorrere 6 mesi, in primavera e estate, a Gressoney-Saint-Jean e gli altri 6 mesi negli Stati Uniti, a Charleston in South Carolina, paese della moglie Thelma Smalls. Aveva avuto 2 figli dalla prima moglie originaria di Ginevra, Marianne Naef: Federico, che ha 60 anni e vive negli Stati Uniti, e Adrienne, che ha 55 anni e abita in Canada.

Dante, come il fratello ex azzurro Davide, era maestro di sci e aveva tra le sue passioni il tennis e il golf, disciplina quest’ultima della quale era stato un pioniere nella nostra regione. Aveva fondato infatti il Golf Club di Gressoney, mettendo d’accordo i proprietari dei terreni per realizzare il campo.

Quando è nato l’impianto del Weissmatten con l’illuminazione - la pista di sci dedicata al nipote Leonardo David (figlio di Davide), morto nel 1985 in seguito all’incidente nella discesa libera di Lake Placid - Dante David era l’amministratore delegato della società Sagit che gestiva il comprensorio. Negli anni in cui viveva in Corea, dopo l’assegnazione dei Giochi Olimpici a Pyeongchang, insieme al fratello Davide aveva studiato i tracciati delle piste che avrebbero dovuto ospitare le gare sci alpino.

Dante David aveva un bel carattere, sempre di buonumore e, quando poteva, aiutava gli altri. Così lo ricordano gli abitanti di Gressoney, come una persona intraprendente, intelligente, sempre pronta a dare consigli, un punto di riferimento per la comunità.

«Lo avevo visto in occasione della presentazione del libro di Riccardo Crovetti su Leonardo David, sabato 23 luglio - ricorda Mattia Alliod sindaco di Gressoney-Saint- Jean - e mi ero fermato a chiacchierare con lui fino a tarda notte, ascoltando i suoi racconti di viaggi ed esperienze in tutto il mondo. Era stato lungimirante nel voler creare il campo di golf. Proprio in tale circostanza, mio nonno Clement Alliod, che era proprietario di uno dei terreni, aveva rafforzato i suoi rapporti con Dante, che era rimasto un grande amico per tutta la vita».

Gressoney - e non solo - ha portato l’ultimo saluto a Dante David nel pomeriggio di giovedì scorso, 4 agosto, nella chiesa di Saint-Jean.

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