Courmayeur, nuovi malumori per i limiti di accesso alla Val Ferret
Agosto, e si ripresentano i soliti problemi a Courmayeur. E quando arrivano i turisti in massa, i problemi riguardano soprattutto l’accesso alla Val Ferret. Così è anche quest’anno. La regolamentazione non è cambiata, il sistema è sempre lo stesso: in automobile si entra fino a quando non si raggiunge un limite pre stabilito. Dopodichè, accesso solo alle vetture con le targhe segnalate dai ristoratori della vallata, che accoglieranno i clienti nei loro parcheggi privati. Il fatto è che questi posti, e quindi le targhe «a disposizione» degli esercenti, sono limitati. Allora salgono i malumori. «I turisti li vediamo solo passare. Vanno ai rifugi alpini, riempiono i parcheggi e da noi non si fermano. Così perdiamo coperti e introiti. - riferisce Guido Riente titolare de La Grandze in Val Ferret - Ci hanno detto che per l’anno prossimo il sistema di accesso cambierà, speriamo. Bisogna capire che molti decidono di andare a pranzare al ristorante anche nella tarda mattinata. Ma per molti di questi venire da noi in Val Ferret spesso diventa impossibile, soprattutto nei fine settimana e ad agosto».
Sconsolato anche Marco Belfrond dell’Hotel Ristorante Miravalle, a Planpincieux. «Non si capisce più niente, l’impressione è che non vi sia nulla di organizzato bene. - riferisce - Sì, certo, io ho a disposizione un certo numero di targhe di automobili che posso far venire da me, ma sono poche, troppo poche. Ma poi non si capisce mai quando chiude la vallata, per il raggiungimento del limite dei veicoli o per motivi di sicurezza. Qui siamo dimenticati da tutti, non si vede mai nessuno dell’Amministrazione».
Tommaso Rabbia del Ristorante La Clotze rileva: «Ma come si fa oggi, nel 2022, ad avere un sistema di accesso così arcaico? Che senso ha uno sbarramento con un addetto presente di persona? Bisognerebbe sistemare una sorta di casello, con un rilevatore automatico, e così non ci sarebbero più discussioni. Servono regole? Allora devono essere chiare e uguali per tutti» conclude.