Elezioni politiche, l’Uv propone Aurelio Marguerettaz e Franco Manes Matteo Salvini a Villeneuve apre la campagna elettorale della Lega
«Il mio ruolo in questo momento è chiaro: l'impegno preso come Presidente della Regione non è compatibile per me con altre prospettive Sono tanti i dossier su cui l'esecutivo è impegnato; avrebbe poco senso dover abbandonare i lavori in corso per un altro impegno elettorale. Per questo motivo il mio movimento sta lavorando su altre candidature, certamente autorevoli e di richiamo». Parole di Erik Lavevaz, che così si «smarca» dalla corsa per un posto in Parlamento alle elezioni del prossimo 25 settembre. Nella nostra regione, in un collegio uninominale, saranno eletti un deputato e un senatore.
Il nome di Lavevaz era emerso nei giorni scorsi, poteva essere il candidato dell’Union Valdôtaine al Senato. E invece a questo punto è lo stesso Lavevaz a sgombrare il campo: rimango ad Aosta, Presidente della Regione.
Giovedì scorso e poi di nuovo ieri, venerdì 5 agosto, il Comité Fédéral dell’Uv si è riunito per parlare delle elezioni e dal confronto è emersa un’altra ipotesi per il Senato, anzi due: l’ex assessore (ora consigliere regionale) Aurelio Marguerettaz e l’attuale presidente del Celva - il «presidente dei Sindaci» per intenderci - Franco Manes, primo cittadino di Doues. Tra i due pare in vantaggio Aurelio Marguerettaz, su di lui però pesa qualche malumore da parte degli alleati per aver promosso nel recente passato l’idea del matrimonio con la Lega. In ogni caso sarà il Conseil Fédéral a decidere. Per la Camera? Si è fatto il nome di Roberto Louvin che, come si dice, a sinistra «pesca» sempre. Negli ultimi giorni invece ha preso quota l’ipotesi di affiancare al candidato unionista al Senato una candidata donna alla Camera, ipotesi gradita agli alleati di sinistra di governo, che ora aspettano proposte da parte degli autonomisti stessi.
Quel che è certo è che questa settimana si è lavorato alla definizione del perimetro dell’alleanza autonomista progressista, con il coinvolgimento di Azione e di Pour l’Autonomie: nel giro di un paio di giorni la conferma, da parte del movimento che in Consiglio Valle conta su Marco Carrel e Augusto Rollandin, se sarà o meno della partita. Obiettivo comune arginare la destra, tanto che adesioni al progetto arrivano anche da esponenti del Consiglio comunale di Aosta che pure non appoggiano il Governo Lavevaz. «Come Alliance Valdôtaine riteniamo importante che la proposta sia inclusiva - afferma il coordinatore Albert Chatrian - dei valori etici, sociali ed europeisti per un proposta automista-progressista, valori che si contrappongono a quelli di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia». Se sarà matrimonio per le politiche con Pour l’Autonomie, facilmente il connubio verrà ripescato per sistemare le cose in Regione.
«Siamo convinti che anche in Valle d'Aosta», l'accordo tra il Partito Democratico e Azione/+Europa «potrà dare importanti frutti, e possa essere di impulso a tutte le forze convintamente europeiste, riformiste, popolari e autonomiste per creare il più ampio fronte possibile nel contrasto all'avanzata di una destra che ha in Orban e Putin i suoi modelli ideali». Lo scrivono in una nota congiunta Luca Tonino, segretario del Partito Democratico della Valle d'Aosta, Marco Curighetti, segretario di Azione Valle d'Aosta e Leonardo Dal Tio, responsabile di +Europa Valle d'Aosta.
Arriva Matteo Salvini
Il centrodestra si compatta nelle differenze ed è vicino a trovare un accordo politico per le elezioni del 25 settembre. Sul fronte del centrodestra il quadro è più chiaro: Lega VdA, Fratelli d'Italia e Forza Italia stanno limando le differenze (minime) per un'intesa unitaria che vada oltre il 25 settembre. Data per scontata la candidatura al Senato di Nicoletta Spelgatti, già presidente della Regione quando il Carroccio era al governo, resta da definire il candidato alla Camera che sarà probabilmente espresso da Fratelli d'Italia. In questi giorni vengono raccolte le disponibilità e la parola finale spetta a Giorgia Meloni che si esprimerà la prossima settimana: in pole position c'è il coordinatore regionale Alberto Zucchi.
Domani, domenica 7 agosto, all’area pic-nic di Chavonne a Villeneuve a partire dalle 17, torna l’annuale festa della Lega Vallée d’Aoste. Tra gli ospiti annunciati il segretario nazionale della Lega Matteo Salvini, l’europarlamentare Alessandro Panza responsabile del Dipartimento politiche per le aree montane, l’onorevole Alessandro Giglio Vigna e il vice segretario nazionale Andrea Crippa.
«Iniziamo la campagna elettorale - spiega il segretario della Lega Vallée d’Aoste Marialice Boldi - con un momento di festa. Una competizione elettorale che non ci trova certo impreparati. Spero sia chiaro a tutti i valdostani che chi non andrà a votare delegherà ad altri la scelta del proprio futuro, questo a prescindere dalle proprie idee politiche. Nessuno, credo, possa dubitare della vocazione autonomista e federalista della Lega. Abbiamo sempre avuto, e avremo sempre, a cuore la difesa della nostra identità di popolo alpino e del nostro particolarismo linguistico e di autogoverno secolare».
C’è anche Toti
«Italia al centro con Toti-Valle d'Aosta» compagine valdostana del movimento fondato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, parteciperà «con una sua delegazione al tavolo di coalizione del centrodestra della Valle d'Aosta per esprimere, insieme alle altre forze politiche, il candidato al Senato della Repubblica e quello alla Camera dei Deputati». Lo scrive in una nota la direzione regionale del movimento presieduta da Orlando Navarra. Italia al Centro «appoggerà dunque convintamente i candidati che saranno indicati dalla coalizione di centrodestra auspicando un allargamento alle forze civiche presenti sul territorio».
Con le Stelle, senza Rete L'obiettivo è «proporre alle elettrici e agli elettori valdostani due candidature che siano innanzitutto dimostrazione di coerenza e coraggio nell'azione politica». Area Democratica-Gauche Autonomiste, Adu Ambiente Diritti Uguaglianza in Valle d'Aosta/Sinistra italiana e il Movimento 5 stelle della Valle d'Aosta correranno insieme. In una nota congiunta, i rispettivi direttivi fanno sapere di aver «già individuato, oltre ai nuclei fondanti del programma, anche la disponibilità a candidarsi di personalità caratterizzate da una percorso politico personale chiaro e inequivocabile». Le proposte «verranno sottoposte alla discussione delle rispettive basi, per poi essere condivise con il resto della società valdostana», annunciano. Per i tre movimenti politici, «sono fondamentali i contenuti del programma che i candidati si impegnano a sostenere».
E spiegano: «Fuori dal quadro di una proposta generale che affronti la crisi ambientale, sono insufficienti gli appelli generici all'autonomia e all'antifascismo. I cambiamenti climatici, la siccità, il consumo del suolo, la gestione rifiuti richiedono risposte nazionali, europee e di scala mondiale». Attenzione anche alla questione sociale: per affrontarla seriamente occorrono «politiche del lavoro, sociali e sanitarie coordinate», prosegue la nota, vale a dire «un salario minimo degno e il contrasto al precariato - sia nel settore pubblico sia in quello privato - per garantire più opportunità di lavoro ai giovani oltre che una seria lotta al patriarcato che pervade la vita pubblica e privata di tutte e tutti noi, attraverso il contrasto a ogni discriminazione e violenza di genere».
«Fino all'ultimo giorno utile, rimaniamo disponibili a un confronto ampio con tutte le forze che sui contenuti vorranno offrire alle valdostane e ai valdostani un chiaro segnale di cambiamento e sono quindi disponibili a implementare e rivedere i punti programmatici, anche valutando altre proposte di candidatura che siano coerenti con il programma».
Ad oggi però a questa alleanza manca l’adesione di una componente «pesante», Rete Civica, il movimento che ha come leader Elio Riccarand e che è presente in Consiglio Valle con Chiara Minelli ed Erika Guichardaz.
L’appello dei giovani
«Un progetto comune, aperto al dialogo e alla collaborazione con tutti i partiti, i movimenti, le associazioni e i singoli cittadini che lo vorranno, finalizzato alla creazione di un grande polo autonomista e progressista in Valle d'Aosta». È quanto di auspicano i Giovani Democratici della Valle d'Aosta, il gruppo giovani di Azione Valle d'Aosta e la Jeunesse Valdôtaine, la compagine giovanile dell'Union Valdôtaine. I tre gruppi giovanili si rivolgono ai giovani valdostani spiegando che le imminenti elezioni politiche vedranno l'estensione del voto per la Camera e il Senato a tutti i maggiorenni e il taglio dei parlamentari, che permetterà agli eletti valdostani di acquisire «maggior voce in capitolo nelle scelte decisionali dei singoli governi nazionali». Proprio «in virtù di queste importanti novità - si legge nella nota - supportiamo fin d'ora tutte le iniziative di dialogo che i movimenti sapranno mettere in campo e chiediamo a tutte le forze autonomiste e progressiste valdostane di unirsi alla creazione di un solido progetto autonomista, progressista, riformista, moderato, europeista e ambientalista che sappia guardare alle giovani generazioni e alle esigenze concrete della Valle d'Aosta».
Gli indipendentistiPays d’Aoste Souverain, «pur restando un movimento politico indipendentista», osserva positivamente il raggruppamento del fronte autonomista «dal quale ha già ricevuto inviti alla collaborazione per le prossime elezioni politiche. A tal proposito si esprimerà positivamente unicamente con un programma condiviso e sottoscritto dalle parti in cui sia espressamente evidenziato l’impegno per l’attuazione della zona franca, la rivendicazione della proprietà, uso e quindi ricavi conseguenti delle acque, il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione per la Vallée d’Aoste. Qualora questi punti non siano condivisi, Pays d’Aoste Souverain valuterà se non dare alcun valore alle imminenti elezioni, oppure presentarsi con propri candidati». Arriva l’Unione popolareAnche in Valle d'Aosta nasce l'Unione popolare, il movimento politico di cui è portavoce nazionale il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e che vede insieme Rifondazione comunista, Potere al Popolo e ManifestA. Non solo, il nuovo movimento si presenterà alle elezioni del prossimo 25 settembre candidando Loredana De Rosa alla Camera e Francesco Lucat al Senato. «Vogliamo che dalla Valle d'Aosta giunga in Parlamento una voce che testimoni la gravità del degrado ambientale che subiamo - si legge in una nota - il nostro territorio è un patrimonio dell'umanità intera intrinsecamente fragile. Occorre battersi per la sua salvaguardia perché le conseguenze del suo sconvolgimento compromettono la nostra economia, le nostre tradizioni alpine ed il nostro futuro e si fanno sentire pesantemente fino alla foce del Po. Questo significa salvaguardare l'interesse della Valle d'Aosta contribuendo a quello nazionale». Per potersi presentare all'appuntamento elettorale, il nuovo movimento politico avrà meno di un mese per raccogliere le firme. I primi tre appuntamenti sono fissati per l'8, il 9 e il 10 agosto, dalle 16 alle 20, in piazza des Franchises ad Aosta. Saranno presenti anche i due candidati.