Francesca Canepa si prende il “Vertical” Sabato, un super Erik Brunod nella 25 km
E’ stato l’impegnativo Vertical a concludere domenica scorsa, 24 luglio, il “La Thuile Trail” abbinato al “Memorial Edoardo Camardella”, con la partecipazione in una bella giornata di sole di 55 atleti, che hanno affrontato un percorso molto duro, risalendo la pista di Coppa del Mondo “Franco Berthod” sino al Mont Chaz Dura, con 1.100 metri di dislivello positivo per un percorso di 4,2 km. La gara è stata vinta dal giovane e talentuoso francese Noé Rogier con l’ottimo tempo di 45’02”, con 44” su Luca Cagnati, campione italiano di trail corto nel 2021, terzo a 1’14” Denis Trento e quarto ma più staccato in 48”22” Alex Dejanaz, settimo in 53’49” Alberto Peracino, nono in 55’29” Ettore Champretavy e decimo in 56’27 Clement Déanoz.
Tra le donne 3 valdostane sul podio, a cominciare da Francesca Canepa che in 1h02’23” ha conquistato il suo primo Vertical in carriera, con molto brava pure Giuseppina Marconato attardata di 1’17”, mentre l’inossidabile Claudia Titolo si è piazzata terza a 5’17”, seguita al quarto posto da Christine Vicquery, ad appena 1 secondo dal podio.
La manifestazione - che ha impegnato oltre 80 volontari e che tornerà per la settima edizione sabato 22 e domenica 23 luglio 2023 - si era aperta sabato 23 con il Trail di 25 km e l’Ultra Trail di 60 km, rispettivamente con 288 e 111 partecipanti, che sommati ai 55 di domenica hanno consentito di raggiungere il numero totale di 454 atleti.
Sabato la partenza della 60 Km è avvenuta alle 6 dal centro del paese ed i primi 3 uomini hanno letteralmente volato, dandosi battaglia fin dall’inizio. Il primo posto è andato al francese Mathieu Blanchard con lo straordinario tempo di 6h26’23”, seguito da vicino a 3’43” dal nostro Davide Cheraz di Pré-Saint-Didier, autore di una prestazione maiscuola, tanto che il terzo Riccardo Borgialli (già primo nel 2019 e secondo nel 2021) ha “pagato” 20 minuti da lui e 24’30” in totale. “Conosco bene La Thuile e i suoi sentieri di alta montagna che frequento anche d’inverno. Questa gara - ha commentato Davide Cheraz - di endurance è stata davvero stupenda e per me ha sempre un significato speciale potervi partecipare perché organizzata in onore di un caro amico, come Edo Camardella.”
Tra le donne, al primo posto Marta Poretti in 8h45’03”, seconda a 4’12” la svizzera Sophie Andrey, terza Marta Tresoldi a 20’55” e nona Lucrezia Lamastra in 12h06’58”.
Successivamente, alle 8.30, il via della 25 km, verso il Buic per il Rifugio Deffeyes. Ad imporsi è stato il diciassettenne Erik Brunod, sempre più figlio d’arte, che in 2h45’36” è riuscito a lasciarsi alle spalle per 42” Dominique Sitta, con terzi insieme più staccati a 6’01” Gabriele Nicola e Paolo Fiacchi, all’ottavo posto Jacopo Rigollet a 9’31”, al quale è stato assegnato il premio speciale dedicato ad Edoardo Camardella. Tra le donne dominio di Maria Christen, tanto che la svizzera ha vinto in 2h54’08”, con un vantaggio di 24’25” su Elena Platini, che per 3 minuti ha preceduto la brava Emilie Collomb terza in 3h21’46”, con sesta Lisa Borzani in 3h41’30”.