Estrema Dop Fontina d’alpeggio: obiettivo 4.000 forme Il progetto dell’Arpav punta in grande verso il futuro
Estrema Dop Fontina d’alpeggio. Tradotto: Fontina Dop prodotta durante l’estate in alta quota con latte di bovine di razza valdostana e rigorosamente alimentate solo con erba fresca di pascolo, senza aggiunta di mangimi. Per conoscere uno dei luoghi dove si produce tale bontà, è arrivato a Palleusieux di Pré-Saint-Didier nella serata di giovedì scorso, 21 luglio, un gruppo di una decina di persone provenienti da diverse località del nord Italia e addirittura dalla Svezia, tutte impegnate nella vendita fuori Valle del prodotto di nicchia dell’eccellenza agroalimentare della Valle d’Aosta, targato Arpav - Associazione regionale proprietari d’alpeggio valdostani. Il gruppo, accompagnato dal presidente dell’Arpav Bernard Clos, e dal coordinatore del progetto Estrema Dop Fontina d’alpeggio Andrea Menegazzi, sabato 23 luglio ha poi raggiunto l’alpeggio Plan Vaion, situato a 2.578 metri di quota nel territorio di Bionaz, sulla destra orografica della diga di Place Moulin. A fare gli onori di casa è stato il proprietario-conduttore dell’alpeggio Donato Petitjacques. Il gruppo è poi sceso a piedi fino all’alpeggio Greisemma a 2.120 metri, situato a monte della diga e vicino all’alpeggio Arpeyssau.
«La nostra associazione – ha più volte ricordato il presidente Bernard Clos - è nata con lo scopo principale di valorizzare la Fontina Dop prodotta durante l’estate in alta quota e per proporre ai conduttori degli alpeggi un percorso di alta qualità. Vogliamo porre rimedio al mancato equo compenso che dovrebbe essere sempre riconosciuto al lavoro dei produttori in alpeggio, tenuto conto che in certi alpeggi della Valle d’Aosta il costo aziendale di produzione di questa Fontina, ottenuta secondo il metodo Arpav, può toccare quota i 15 euro al chilogrammo. Il metodo da noi usato ci permette di verificare che la nostra Fontina estrema anche a un anno di maturazione è molto buona. E noi valdostani dobbiamo essere convinti della singolarità di questo progetto e in questa direzione dobbiamo continuare a lavorare!».
L’Estrema Fontina Dop d’alpeggio è prodotta tra i 2.000 e i 2.700 metri di quota, nei pascoli del tramuto più alto degli alpeggi. Insieme a Donato Petijacques, quest’anno sono impegnati nel progetto altri 6 allevatori valdostani: Aurelio Cretier (alpeggio By di Farinet a Ollomont di proprietà di Daniela Fornaciarini), Dino Planaz (alpeggio Cort di Chamois di proprietà del Comune), Remo Dalbard (alpeggio Met di Aosta di proprietà di Louis Bionaz), Denis Duclos (alpeggio Pra d’Arc di Saint-Rhémy-en-Bosses di proprietà di Eliseo Duclos), Julien Praz (alpeggio Plontaz di Valgrisenche di proprietà di Enzo Praz) e Donato Martino (alpeggio Fra di Vertosan di Avise di proprietà di Raphael Junod). Il progetto è stato avviato dall’Arpav e finanziato dal Gal Valle d’Aosta. Nel 2019 sono state prodotte 400 forme di Estrema Fontina Dop d’alpeggio, mentre nel 2020 sono state 650. Nel 2021 la produzione è salita a 1.100 forme e nel 2022 si ipotizza di arrivare a 1.500. Ma l’Arpav guarda già all’orizzonte del 2025: la capacità produttiva sarà al massimo di 4.000 forme di Estrema Fontina Dop d’alpeggio, ossia l’1 per cento della produzione complessiva di Fontina Dop.