Addio al “gigante buono” Fulvio Bianchi
Con la sua corporatura imponente - 2 metri di altezza per 130 chilogrammi di peso - Fulvio Bianchi era per tutti “il gigante buono”. Sempre disponibile ad aiutare il prossimo, era simpatico, estroverso e amava la buona compagnia. Poi era un grande appassionato di caccia e un ottimo giocatore di carte. La sua professione era quella di lattoniere ma, più di ogni altra cosa, aveva nel sangue la passione per la neve e la montagna. Tanto che negli anni Settanta era diventato maestro della Scuola di Sci Monte Bianco: un’attività che ha svolto con grande dedizione fino a un paio di anni fa. Fulvio Bianchi era nato l’8 febbraio 1946 a Morgex ma ben presto la sua vita ebbe come baricentro Courmayeur dove iniziò a lavorare alla Funivia del Monte Bianco. In quegli divenne pure aspirante guida alpina, figura che all’epoca era chiamata portatore. Non diede mai l’esame di abilitazione ma in compenso divenne un apprezzato maestro di sci. In questa veste non negò mai la sua collaborazione in occasione di eventi sportivi a tutti i livelli. Era poi uno sfegatato tifoso dello Sci Club Crammont del presidente Ottavio Bieller, di cui era un caro amico. Purtroppo le condizioni di salute di Fulvio Bianchi si sono progressivamente aggravate negli ultimi tempi e sabato 23 luglio è mancato all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Aveva 76 anni. Rispettando le sue ultime volontà, non sono stati celebrati i funerali ma i suoi cari lo hanno accompagnato al cimitero del capoluogo regionale per un ultimo saluto. Lascia la moglie Ornella Oca e il figlio Morgan .