Inaugurata la statua dell’imperatore Augusto Polemica in Consiglio
La volontà di Léonard Gianadda, la mano dell’artista Gabriele Garbolino Ru e l’appoggio della fonderia di Manlio De Carlo hanno portato l’imperatore Augusto in piazza Arco d’Augusto ad Aosta. La statua in bronzo è stata donata al Consiglio Valle - che poi ha coinvolto il Comune di Aosta - dall’ingegnere svizzero di origini italiane, creatore a Martigny della Fondazione Pietro Gianadda, dedicata al fratello. Ad Aosta esiste già una statua di Augusto, che fa il paio con quella di Giulio Cesare, di fronte alla stazione, entrambe rivolte a sud, come a guardare Roma. Anche se la postura e il modello, il cosiddetto “Augusto di Prima Porta”, sono gli stessi, questo nuovo monumento porta in sé un significato diverso: richiama l’internazionalità, l’amicizia, l’emigrazione e la concordia. Léonard Gianadda è da quest’anno “Ami de la Vallée d’Aoste” ed è ormai storico il suo legame con Etroubles, nato durante il mandato da sindaco di Massimo Tamone, ora segretario del presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin. «Sono molto onorato di trovarmi in questo paese che è anche il mio» ha dichiarato Gianadda dopo lo svelamento della statua, martedì 26 luglio.
Il nuovo monumento all’imperatore romano Augusto è realizzato con la tecnica della cera persa, dopo essere stata interamente scolpita, perché non era possibile fare un calco del modello originale. «Questa occasione dimostra che l'arte e la cultura in un luogo alpino, di montagna segnano non soltanto un confine ma un valico, - commenta l’artista Gabriele Garbolino Ru - che si allarga anche al discorso culturale: da qui è nata una visione più ampia, europea. Il confronto con la scultura antica per me è stata una sfida: certo c’è un minimo di interpretazione artistica, che era inevitabile, ma è una sfida professionale di cui ringrazio prima di tutto il signor Gianadda». .
La presenza di Léonard Gianadda è ancora più forte grazie alla mostra “Identité”, allestita dall'Associazione culturale La Clé sur la Porte, in collaborazione con la Fondation Pierre Gianadda di Martigny e con il patrocinio del Comune di Aosta, di CVA Energie e di Celva. «Quando con un po’ di timidezza abbiamo proposto a Léonard Gianadda di realizzare una mostra con le sue foto, degli anni Cinquanta e Sessanta - spiega la presidente dall'Associazione La Clé sur la Porte Nicole Seris - non ci aspettavamo di ricevere una risposta tanto entusiasta. Delle 500 immagini iniziali ne abbiamo scelte 100 e poi selezionate poche decine, che abbiamo esposto nelle vie di Aosta, cercando un nesso tra le foto e il luogo in cui sono collocate». Gli scatti, in bianco e nero, sono stati realizzati da Léonard Gianadda durante i suoi viaggi in tutto il mondo. I luoghi scelti vanno dal Ponte Romano e la scuola elementare vicino all’Arco d’Augusto, toccando le piazzette e i monumenti del centro storico e arrivano fino alla scuola Lexert nel Quartiere Cogne. I pannelli resteranno esposti fino a domenica 25 settembre.
Polemica in Consiglio comunale su “Auguste”Il giorno successivo, mercoledì 27, è divampata la polemica in Consiglio comunale sulla collocazione della statua. Infatti il capogruppo della Lega Vallée d’Aoste Sergio Togni ha ricordato che «Abbiamo votato all’unanimità l’accettazione in comodato d’uso gratuito della statua dell’Imperatore e deliberato il posizionamento nei pressi dell’Arco di Augusto» ma ha sottolineato che «La posizione assolutamente non è adatta, non è degna della statua. Non so con chi ci si sia confrontati per metterla di sbieco invece di farla guardare in faccia chi entra ad Aosta. Poi “Auguste” scritto in francese non è adeguato». Il sindaco Gianni Nuti ha giustificato la scelta sostenendo che l’Amministrazione comunale si è confrontata con la Presidenza del Consiglio e la Soprintendenza ai Beni culturali. Tuttavia l’opera è stata donata al Comune di Aosta che quindi non ha potuto porla vicino all’Arco d’Augusto perché il terreno è di proprietà regionale. Il sindaco Nuti ha poi ricordato che «Lo stesso scultore ha sottolineato che questo non è un monumento ma un’opera contemporanea che ricalca una statua storica. Metterla vicino all’Arco di Augusto sarebbe stata un mistificazione». Quindi il sindaco Gianni Nuti ha precisato: «Quando la piazza sarà completamente riqualificata si potrà anche chiedere ai progettisti di collocare il monumento in un’area, mantenendo però quella forma di distinzione alla quale tengo molto, permettendo così al cittadino di distinguere le stratificazioni storiche. Perché questa è un’interpretazione contemporanea di un’iconografia storicizzata».