Nadir Maguet e una Chiara Giovando da record conquistano la Becca di Nona del ventennale
Un bagno di folla lungo tutto il percorso, tanto tifo, musica e gastronomia ad ogni angolo e una grande festa per oltre 1.600 concorrenti di 25 nazioni in 3 giornate di grande spettacolo. Così Charvensod ha celebrato il ventennale di fondazione dell’“Aosta-Becca di Nona-Aosta” dal 2016 sdoppiata in “Aosta-Becca di Nona” e “Aosta-Comboé” a cui è stata abbinata per la seconda volta (dopo il 2018) “La Montée des Gourmands”, non competitiva enogastronomica da Charvensod a Comboé e da quest’anno venerdì sera la “Becca Pink” (603 donne tutte in rosa che hanno invaso Aosta dal campo scuola di Tzambarlet al Becca Village di Plan Felinaz con il gruppone guidato dal trio Stefania Canale, Gloriana Pellissier ed Elisa Vitton Mea con contributi a favore di Viola e gruppo più numeroso quello delle donne degli “esport de nohtra tera” con 58 rappresentanti) e sabato il “Becca Kids” (250 bambini da 1 a 15 anni tutti vestiti di bianco con lo stesso pettorale 3142, i metri di altezza della Becca, con il Panathlon du Val d’Aoste a distribuire mele Cofruits al traguardo) abbinata al Becca VIllage ad una caccia al tesoro con 13 squadre di corsa per 6 chilometri tra giochi, trappole e penalità curato da Giocaosta.
A vincere e compiere una grande impresa (a 3 minuti e 3 secondi dal suo record stellare del 2018 di 1h50’58” tenendo conto della canicola di domenica scorsa) è stato ancora una volta Nadir Maguet, alpino di Torgnon, che ha colto il suo secondo successo a distanza di 4 anni in 1h54’01” sui 13,2 chilometri e 2.500 metri di dislivello. Secondo come nel 2018, è stato a 4’34” Massimo Farcoz, forestale di Gignod del Malonno vincitore del 2016, con terzo Dennis Brunod a 9’17” e poi via via ad oltre 10 minuti lo svizzero Killian Granger, il lecchese Danilo Brambilla, sesto il bronzo 2021 Henri Grosjacques a 13’08” e quindi Lorenzo Rostagno, Dennis Trento ottavo a 14’18”, Lorenzo De Albertis e Massimo Gaggino con tra i valdostani 12esimo l’ex biathleta e campione di martse a pià Thierry Brunier. All’ultimo momento Luca Del Pero ha preferito andare a Canazei, solo sesto al “Dolomyths”, ma hanno reso grande la manifestazione l’elbano Matteo Anselmi, vincitore di tanti trail lunghi e della 80 km di Lavarone, 27esimo a 29 minuti, e il lituano Gediminas Grinus, già vincitore e 3 volte sul podio della Coppa del Mondo degli Ultra Trail tra il 2014 e 2016, 43esimo a 38 minuti.
Tra le donne Chiara Giovando, canavesana di Ozegna della Monterosa, ha chiuso al 19esimo posto assoluto in 2h19'01, quasi a braccetto con Mathieu Courthoud, migliorando di 3’29” il primato della svizzera Moya Choillet del 2018: seconda a 15’22” la pavese Benedetta Broggi e terza la bravissima gressonara della Sant’Orso Francesca Travi a 19’26”, capace di precedere la quotata Lorella Charrance quarta a 22’58” e poi quinta Susanna Serafini a 24’19”, ottava Alexa Borettaz a 33’23”, nona Marcella Pont a 39’36” e decima Federica Teppex a 41’44”, con 11esima Giada Macrì e 13esima Claudia Titolo.
Sui 9 km e 1.500 metri di dislivello dell’“Aosta-Comboé” Sebastien Guichardaz di Cogne è stato a lungo ad inseguire Maguet e Farcoz in gara verso la vetta ed ha primeggiato in 1h08’30” migliorando di 1’14” il record di Dennis Brunod del 2018, seguito a 4’59” dal giovane fondista Federico Bonino, a 5’55” da suo fratello Fabien Guichardaz, a 7’30” dal vigile del fuoco di Arnad Manuel Bosini, eterno piazzato, con quinto Simone Dalle a 8’44” e poi sesto Andrea Gradizzi, settimo il giovanissimo Erik Brunod, ottavo Massimo Junod, nono Didier Abram e decimo Jacques Tercinod. Tra le donne ha conquistato la sua ottava vittoria (dopo 7 “Aosta-Becca di Nona-Aosta” tra il 2002 e il 2012) Gloriana Pellissier in 1h28’53”, 22esima, con seconda in rimonta sua figlia Noemi Junod a 2’08”, poi ottima terza una rigenerata Chiara Pino a 2’42”, quarta Giulia Collavo a 4’12”, quinta la moldava di Saint-Pierre Rodica Sorici a 5’57” con soli 7 secondi sulla giovane Emilie Collomb sesta, seguita da Natalia Mastrota settima, Valeria Poli ottava, Roberta Cuneaz nona e Stefania Canale decima.
E’ poi stata festa grande con gli organizzatori guidati da Laurent Chuc, André Come, Joel Albaney e il sindaco Ronny Borbey e i più i 400 volontari festeggiatissimi per una lunga e interminabile settimana di successi, grandi appuntamenti culturali e sportivi per celebrare i 20 anni di vita e la 15esima edizione della gara. Ora ci si rivedrà nel 2024 anche se le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo con qualche novità per il 2023 per i maratoneti del cielo dopo l’edizione più torrida della storia.