Sono ripartite in grande stile le feste di matrimonio Eventi meno affollati ma con più attenzione ai dettagli
Feste di matrimonio meno affollate (tranne in alcuni casi) ma più ricercate e caratterizzate da quel dettaglio particolare in grado di rendere l’evento veramente unico e indimenticabile. Dopo due anni quasi di fermo totale, sono ripartite in grande stile le cerimonie nuziali, pur con diversi cambiamenti rispetto al passato. E’ questa la sensazione degli ultimi mesi, confermata dalle prenotazioni, che in particolare a maggio, giugno e pure adesso in luglio hanno interessato numerosi alberghi e ristoranti della nostra regione.
Quindi, si scelgono luoghi d’effetto, si decide in molti casi di ospitare gli ospiti per la notte (quelli che arrivano da lontano o semplicemente quelli che non amano mettersi alla guida dopo ora di festeggiamenti...), si creano menu personalizzati e si inseriscono elementi di distinzione. Chi decide di sposarsi - e comunque sono ancora in molti - ama farlo nella maniera migliore, con nessun dettaglio lasciato al caso.
Tra coloro che in Valle d’Aosta stanno lavorando bene nel settore è il Catering Le Velo di Andrea Crétier. «I matrimoni sono ripartiti, come pure gli eventi aziendali, tutto ciò che insomma era rimasto fermo per due anni. – evidenzia Andrea Cretier - Le parole d’ordine per il matrimonio nel 2022 sono “informale” e “dinamico”. Gli sposi cercano di coinvolgere e fare divertire i loro ospiti, quindi, sull’onda anche di note trasmissione televisive del momento, organizzano spesso dei buffet in piedi e delle dimostrazione di cucina. Sono scesi i numeri dei partecipanti, dai centocinquanta inviati pre pandemia, si arriva a un massimo ottanta/cento persone». Più sobrie ancora sono le seconde nozze, numerose anche quelle, dove il numero dei partecipanti scende alla cinquantina, ma con una qualità molto ricercata.
Finiti i tempi in cui si stava seduti al tavolo per delle ore, con un elenco interminabile di portate (e il matrimonio poteva diventare un vero sfinimento) ora gli ospiti partecipano attivamente alla cerimonia, si divertono, si rilassano e per questo amano fermarsi a lungo, a volte anche il giorno dopo la cerimonia. «Tra i luoghi più gettonati - sottolinea Andrea Cretier - sono i castelli, come la Tour de Villa a Gressan e quello di Sarre, e pure il Forte di Machaby a Arnad, o anche ultimamente i campeggi, dove gli invitati possono addirittura fermarsi a dormire nella natura. Si cerca di fare il tutto nella massima libertà e il matrimonio per chi arriva da fuori spesso diventa anche l’occasione per trascorrere un fine settimana in Valle d’Aosta.»
L’idea, nata due anni fa, di allestire una tensostruttura proprio per ospitare i matrimoni si è rivelata vincente per Jonny Lale Murix e il suo hotel Notre Maison di Vetan a Saint-Pierre. «Da quando in Valle d’Aosta sono chiusi gli alberghi che potevano ospitare anche duecento invitati, abbiamo pensato di offrire questa opportunità a chi non vuole rinunciare a un matrimonio in grande stile. Ad esempio sabato abbiamo avuto circa centosessanta persone, di cui una ventina di bambini, intrattenuti da tre animatori.» Una cosa praticamente impossibile fino a vent’anni fa.
«La voglia di festeggiare è decisamente tornata. - conferma Jonny Lale Murix - Abbiamo prenotazioni per tutta l’estate e arrivano già anche quelle per il 2023. Per sposarsi da noi, occorre scegliere quasi obbligatoriamente l’estate, anche se qualcuno ha organizzato la cerimonia a gennaio, freddo ma bello ugualmente con la neve.» La moda del momento, secondo Jonny Lale Murix di Vetan, è il matrimonio a tema. «Qualcuno ha scelto il gin e ad ogni tavolo è stata collocata una bottiglia diversa, come filo conduttore dell’evento. Altri hanno deciso di brindare solo con succo di mirtillo. Una coppia di sposi è arrivata completamente vestita con abiti di carta. Cerchiamo di accontentare tutti, proponendo noi stessi una serie di soluzioni personalizzate. Di solito le cerimonie si svolgono il sabato sera e cerchiamo di organizzare i soggiorni normali dei nostri clienti turisti dal lunedì al sabato mattina, in modo da non creare degli intralci.».
Pure Cogne è una meta molto gettonata dagli sposi che stanno scegliende sempre di più l’incantevole località del Grand Paradis. La conferma viene da Filippo Gerard, che è presidente dell’Adava, l’Associazione degli albergatori della Valle d’Aosta, e che gestisce due storiche strutture in paese: il Sant’Orso e il Grand Paradis. «Richieste ce ne sono moltissime per questo periodo, perché ovviamente si recupera ciò che è rimasto fermo negli anni passati, il problema in paesi come il nostro vocati al turismo estivo è riuscire a fare convivere la presenza dei nostri ospiti abituali con le cerimonie nuziali. - dice Filippo Gerard - Per questo motivo cerchiamo di contenere i numeri e accettiamo cerimonie che riusciamo a gestire, per soddisfare tutti e non creare problemi, anche se in effetti il numero dei partecipanti è diminuito, con un’attenzione maggiore alla qualità.»
Abituale sede dei ricevimenti nuziali in Bassa Valle, è lo storico Hotel Ristorante Napoléon di Montjovet, aperto nel 1967 e poi ristrutturato ed ampliato per andare incontro alle richieste dei matrimoni, che arrivano soprattutto dalla clientela valdostana. «In effetti abbiamo registrato una buona ripresa, anzi - spiega la titolare Sara Marti - stiamo già accettando le prenotazioni per il 2023. Pure da noi il numero degli invitati comunque è diminuito rispetto al passato. Se prima, si arrivava anche a duecento persone, ora il numero medio è di centoventi persone al massimo.»
Diverse coppie hanno atteso il 2022 per celebrare il loro matrimonio, perché a causa dei problemi sanitari dello scorso anno, bisognava limitare gli ospiti. «La gente è finalmente è tornata a fare feste in grande stile. - afferma Remy Herren del Rendez-Vous di Aymavilles - Rispetto al passato, c’è l’esigenza di allungare il momento dell’aperitivo nel dehors e anche il taglio della torta viene proposto all’esterno. Da parte degli sposi, è molta l’attenzione ai dettagli, ognuno cerca di rendere la propria festa più esclusiva e personalizzata. E’ tutto concentrato nei mesi estivi, da maggio a settembre, mentre a mio parere, bisognerebbe spingere maggiormente verso l’autunno, perché è una stagione davvero meravigliosa nelle nostre località.»