Si schianta sul ghiacciaio del Freney durante il volo con la tuta alare

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E’ stato recuperato senza vita il corpo di un base jumper vittima di un incidente avvenuto la mattina di giovedì scorso, 21 luglio, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco dopo essersi lanciato in tuta alare. Si tratta di Jonathan Trango, cittadino israeliano di 45 anni residente in Spagna. Dopo l’allarme dato dal compagno, è stato individuato sul ghiacciaio del Freney, a circa 2.600 di quota. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano in elicottero insieme al Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, a cui sono affidati gli accertamenti. La salma è stata trasferita nella camera mortuaria di Courmayeur. In base ai primi riscontri dei soccorritori, dopo il lancio dall’Aiguille Croux, da un’altezza di 3.251 metri, il 45enne ha iniziato a planare avvicinandosi troppo al versante, finendo per schiantarsi all’altezza del ghiacciaio. I 2 base jumper verso le 7 di stamane hanno raggiunto il rifugio Monzino, a quota 2.561 metri, in Val Veny. Ai gestori hanno spiegato di voler scalare l’Aiguille Croux per poi lanciarsi nel vuoto con la tuta alare e aprire il paracadute prima di atterrare. Sull’altro versante del Monte Bianco, a Chamonix, nel 2016 era stata vietata la pratica di questa disciplina estrema a seguito dell’ennesimo incidente mortale, di cui era stato protagonista un russo schiantatosi contro un’abitazione disabitata.

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