Axelle Vicari un prodigio che vale 5000 metri

Axelle Vicari un prodigio che vale 5000 metri
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E’ stata una grande gara quella di Axelle Vicari che, reduce dagli Europei di corsa in montagna alle Canarie, con 2 medaglie individuali e 2 di squadra, si è trovata proiettata a Rieti per una competizione in pista, quindi con un approccio completamente diverso, anche perché - da logica - la sua preparazione era essenzialmente improntata all’appuntamento continentale a Gran Canaria. Perciò vincere come ha fatto lei sabato scorso, 9 luglio, i 5000 metri dei Campionati Italiani Juniores è stato veramente un risultato straordinario, frutto non solo della capacità fisica ma anche di un’intelligenza tattica rara in una ragazza così giovane. Chissà cosa avrebbe detto suo nonno Angelo, che proprio sul podismo realizzò centinaia di servizi radiofonici e televisivi per la Rai regionale, con quel suo approccio eroico e mai imitato di attendere il protagonista della vittoria con il microfono in mano al traguardo per coglierne subito la fatica e le emozioni.

Axelle Vicari così brava sui 12 giri e mezzo dei 5000 metri ha stupito tutti nella parte più delicata per lei, il rush finale, che invece si è rilevato essere il suo atout. Il tempo di 17’05”03 ha demolito di oltre 20 secondi il precedente limite di 17’26”79, rappresentando la migliore prestazione nazionale stagionale della categoria. “Sulla gara - dice la 19enne di Valsavarenche, studentessa in Scienze biologiche a Torino - sono un po’ senza parole. Speravo di fare bene, ma avendo dedicato tante attenzioni alla corsa in montagna non sapevo cosa potevo valere in una gara tirata in pista. Ho inserito a metà giugno un 5000 per fare il minimo e raggiunto l’obiettivo a Biella, l’11 giugno, mi sono ributtata nella preparazione per gli Europei. A questi Italiani sapevo di essere in buona condizione, ma il titolo tricolore aveva un posto solo nel libro dei sogni.”

Il suo primo allenatore è stato l’appassionato Moreno Gradizzi: “Axelle sabato ha compiuto un capolavoro. La sua caratteristica vincente è di essere una grande agonista, pronta ad accettare, con entusiasmo, ogni sfida e con una capacità di recupero fuori dall’ordinario. Sin da giovanissima ha abituato il suo corpo a sopportare carichi di lavoro e a gestire la fatica, anche praticando lo sci di fondo con impegni agonistici spesso ravvicinati.”

“Mi sono presentata al via - racconta Axelle Vicari - senza pressioni. Ero in pista sfidando l’incognita di come avrebbero reagito le mie gambe e fino a dove avrebbero retto. La prima parte è stata tranquilla ed essendoci vento mi sono messa dentro al gruppo per risparmiare forze. Dopo il secondo chilometro il ritmo si è vivacizzato con l’accelerazione di Greta Settino e ho capito che non dovevo perdere il treno. Poi all’ultimo chilometro Nicole Coppa è partita con la sua lunga progressione prendendo qualche metro di vantaggio. A 2 giri dalla conclusione Greta Settino ha iniziato il suo forcing ricucendo il distacco dalla vetta e con abbastanza facilità mi sono unita a lei. A 300 metri dall’arrivo abbiamo composto il terzetto che avrebbe lottato per il podio. Ho scommesso sulla Settino e non l’ho mollata. Ce la siamo giocata sul rettilineo finale dove, sulla carta, avevo meno chances, ma il lavoro fatto in pista durante gli allenamenti è stato provvidenziale e ho avuto le energie giuste per sopravanzarla.” L’empolese Greta Settino quindi è stata seconda a 59/100 in 17’05”62, con bronzo terza, più staccata, Nicole Coppa con 17’09”17.

Quello di Axelle Vicari della Sisport è stato sicuramente il super risultato della partecipazione valdostana agli Italiani Juniores. Bene comunque si è comportato Diego Yon del Pont Donnas che venerdì (come già scritto nello scorso numero de La Vallée) era quinto nei 3000 siepi complice una caduta, per poi gareggiare nei 3000 di sabato: nell’occasione il 18enne di Donnas correva in 9’02”24, per la 14esima posizione finale. Brava anche Elisabetta Murari, qualificata venerdì e poi finalista con un valido settimo posto in 1’02”98 nei 400hs vinti da Alessia Seramondi, campionessa italiana con 57”29, miglior risultato mondiale under 20. Infine, nelle staffette la 4x100 dell’Atletica Sandro Calvesi con Giulia Cavigioli, Sara Lorenzini, Bianca Barenghi e Camilla Sergi ha concluso 14esima in 49”76, nuovo record valdostano, e la 4x400 - Sergi al lancio, Barenghi e Lorenzini nelle frazioni centrali ed Elisabetta Munari in chiusura - si è piazzata nona in 4'04"89.

Axelle Vicari nella gara

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