Vanni Cuoghi sui sentieri di William Turner E’ la mostra estiva nelle Maisons de Judith
Dopo l’intrigante esperienza di Ollomont, coinvolto dalla sempre dinamica Simona Oliveti, con la quale è amico d’infanzia, l’artista genovese Vanni Cuoghi approderà a fine mese in Val Ferret con la sua mostra dal titolo “Istantanee e incerte penombre - Sui sentieri di William”, ospitata da sabato 30 luglio (fino a domenica 21 agosto) in un luogo unico come Les Maisons de Judith che Glorianda Cipolla, dopo due estati di pausa, mette nuovamente a disposizione dell’arte.
Per Vanni Cuoghi quella di Courmayeur è una ricerca dedicata a Courmayeur o ancora meglio al grande Joseph William Turner, il famosissimo artista inglese che per la prima volta, attraverso il Col de la Seigne, vide di fronte a sé proprio la Val Ferret nell’estate del 1802. L’incontro tra Vanni Cuoghi e il catalogo della mostra “Turner, le Mont Blanc et la Vallée d’Aoste”, promossa ad Aosta nel 2000, è stato l’elemento che ha scatenato in lui la curiosità diventata un progetto. «Guardando gli appunti di William Turner - dice Vanni Cuoghi - ci si accorge immediatamente della velocità con cui egli abbia immortalato la luce dei suoi viaggi tra le Alpi valdostane, nel 1802 e nel 1836. Eppure queste istantanee sono state realizzate con accuratezza e sono ricche di dettagli, come se dovessero raccogliere il maggior numero di informazioni possibili. Il taccuino era il rullino fotografico del tempo, il custode delle immagini ed a Turner servivano a memorizzare tutto ciò che vedeva.»
«Anch’io - continua Vanni Cuoghi - ho sempre un taccuino con me, da quando facevo il liceo. Le annotazioni, con il passare degli anni sono cambiate. Da ragazzino disegnavo sempre e il diario raccoglieva schizzi, pensieri e annotazioni di qualsiasi tipo. Non era chiaramente l’epoca degli smartphone e il paesaggio era digerito lentamente in una sorta di immersione corporea e spirituale. Essere lì, in quel momento: questa era l’unica cosa che desideravo e il paesaggio incarnava quella consapevolezza. Perciò la mostra della Val Ferret conterrà dei paesaggi costruiti con degli elementi ritagliati dalle riviste: alberi, case, rocce, archi, torri. In fondo ad ogni veduta è inserita, lontana, un’immagine del Monte Bianco, come se fosse la meta del viaggio da intraprendere, il punto di fuga di una prospettiva esistenziale.»
In questi giorni, oltre a preparare gli spazi per la mostra di Vanni Cuoghi, Glorianda Cipolla sta allestendo il suo magico spazio nel verde della Val Ferret con un’installazione del Terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto, realizzata in collaborazione con il famoso artista biellese, utilizzando i tronchi di larici caduti, recuperati e posizionati nello spazio antistante Les Maisons de Judith: una grande sorpresa per gli abituali frequentatori della Val Ferret.