100 e lode, le aspettative dei cervelloni valdostani E per qualcuno lo sbocco naturale è all’estero
Sono 5 gli studenti valdostani che sono riusciti ad ottenere il 100 e lode all’esame di maturità. Tra di loro la studentessa del Liceo Classico Giulia Pession, 19 anni di Saint-Christophe, che lo scorso maggio aveva vinto le Olimpiadi di filosofia a Lisbona. «Con il 100 e lode direi che quest’anno non mi poteva andare meglio» dice Giulia Pession. «Un risultato che è il coronamento di un lungo percorso di impegno e dedizione, e di questo sono molto contenta. È stato un anno duro perché l’impegno richiesto è sempre stato notevole - continua Giulia Pession - però alla fine è andato tutto molto bene».
Giulia Pession è una grande appassionata di sport, ama nuotare, andare in palestra e sciare. Ha la passione per romanzi e saggi, e per il suo futuro ha scelto di lasciare l’Italia. «Il prossimo anno andrò a studiare filosofia politica ed economia al King’s College di Londra» racconta Giulia Pession. «Ho sempre avuto la passione della lingua e della cultura inglese, e quindi ho deciso di candidarmi per quella scuola. Quel che mi aspetto di trovare a Londra è sicuramente un ambiente internazionale con studenti da tutto il mondo, e riguardo a cosa farò nel mio futuro non sono ancora del tutto convinta, intanto penso a studiare e con il tempo capirò quale sarà la mia strada».
Non si aspettava questo voto Giorgia Pession, 19 anni di Valtournenche, che ha frequentato il Liceo Scientifico Edouard Bérard di Aosta. Tra le sue più grandi passioni anche quella di suonare la chitarra. «Se devo essere sincera non mi aspettavo di uscire con 100 e lode, anche perché ero un po' preoccupata per il ritorno delle prove scritte dopo un anno e mezzo di dad. Ho sempre dato il massimo e cercavo di impegnarmi per quanto possibile anche durante le lezioni a distanza - spiega Giorgia Pession - però temevo di non essere pronta. Grazie alle simulazioni che abbiamo svolto durante quest’ultimo anno alla fine sono riuscita ad affrontare tutte le prove serenamente». Giorgia Pession ha scelto il Politecnico di Torino: «A fine settembre inizierò le lezioni al Politecnico di Torino per conseguire la laurea in ingegneria biomedica, perché vorrei lavorare nel campo della ricerca e progettare macchinari e altri dispositivi medici».
Nemmeno Carlotta Macheda, 19 anni di Aosta, studentessa del Liceo Linguistico Edouard Bérard, si aspettava un voto così alto. «Puntavo solo ad uscire con un voto superiore al 90. Tutto è andato molto bene, ho sempre avuto una media alta e costante, però un 100 e lode non me lo aspettavo davvero». Riguardo ai progetti per il futuro Carlotta Macheda vorrebbe diventare avvocato: «Mi iscriverò alla facoltà di giurisprudenza a Torino e spero di trovare dei giovani altrettanto bravi come quelli che ho incontrato durante il mio percorso liceale. Per me stringere nuove amicizie è importante e spero di non trovarmi a disagio a Torino».
Grande soddisfazione per Sophie Gorret, 19 anni di Valtournenche, che ha frequentato l’Isiltp di Verrès, che riesce a conciliare studio e lavoro da quando ha sedici anni, lavorando d’estate e in tutti i fine settimana all’Hotel Bijou di Valtournenche. «Sono riuscita a seguire un percorso regolare e sono stata anche fortunata perché la pandemia non ha cambiato la mia determinazione. Anche nel lockdown ho mantenuto una certa regolarità nello studio. Non mi aspettavo un voto così alto ma di certo ci tenevo ad uscire bene. - continua Sophie Gorret - e sono molto contenta del risultato che ho ottenuto, perché è il frutto di un impegno durato 5 anni. Mi piace studiare perché sono una persona molto curiosa ed ho numerosi interessi». Riguardo all’Università «Ho scelto giurisprudenza perché amo il diritto. Frequenterò la facoltà di giurisprudenza per l’economia e le imprese di Novara».
Soddisfazione anche per Ludovico Franco, 19 anni di Aosta, del Liceo scientifico Bérard. «Quando ho scoperto che partivo già con il massimo dei crediti pian piano mi sono reso conto che potevo davvero dare il massimo e dopo gli scritti ero ancora più tranquillo perché erano andati molto bene. Da sempre ho dato il meglio, magari in qualche periodo, soprattutto i rientri dalle vacanze, cedevo un po’, però con una buona organizzazione me la sono sempre cavata. Come è normale che sia in certi momenti più duri di altri dovevo faticare molto - evidenzia Ludovico Franco - però ho provato a tenere duro, soprattutto quando eravamo costretti a stare in casa e non avevo modo di distrarmi». Riguardo ai progetti futuri Ludovico Franco racconta la sua passione per il cinema, e la volontà di proseguire il percorso di studio al Dams, corso di Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. «Vorrei diventare regista o critico cinematografico. Avevo pensato di iscrivermi al Dams di Torino per il prossimo anno, anche perché offre un percorso che include la dimensione artistica, a me più congeniale di altre, nonostante dubbi e incertezze che caratterizzano il periodo tra la fine del liceo e l’inizio dell’università».