Oscar Green, l’agricoltura del futuro
Introduzione di sistemi all’avanguardia per la coltivazione degli orti, recupero di coltivazioni e territori abbandonati, ma anche progetti di didattica sociale e inclusiva, creazione di allevamenti di ungulati e esperienze di zootecnia eroica. Sono i cinque “focus” dei progetti, ideati e portati avanti da giovani valdostani, premiati giovedì scorso, 14 luglio, al castello Tour de Villa di Gressan durante la finale regionale degli Oscar Green 2022 dal titolo “Riprendiamoci il futuro”. La XVI edizione dell’iniziativa promossa da Coldiretti Giovani Impresa ha visto in Didier Chappoz di Donnas, Alessandro Bruno de La Petite Ferme du Bonheur di Doues, Simone Jotaz di Ollomont, Sara Manganone di Pont-Saint-Martin e Louis Gaspard di Valtournenche esempi di giovani realtà in grado di coniugare tradizione e innovazione.
Per la categoria “Coltiviamo solidarietà” ha ottenuto un ulteriore riconoscimento, dopo la vittoria nazionale dello scorso anno, Alessandro Bruno de La Petite Ferme du Bonheur con il progetto “Ma che estate” che accoglie nel centro estivo in fattoria bambini con disabilità consentendo loro di vivere un'esperienza a contatto con il mondo rurale.
“Il mio amico HortoBot” è il progetto vincitore della categoria “Impresa Digitale” portato avanti da Didier Chappoz, dell’azienda agricola Bonne Vallée. Nato per testare le potenzialità di un’agricoltura automatizzata in una realtà non prettamente orticola, Hortobot, l’orto meccanico, ha consentito nella particella gestita dalla macchina il risparmio di acqua, forza lavoro e tempo oltre alla possibilità di ridurre i trattamenti fitosanitari.
Il premio speciale Coldiretti Donne Impresa Valle d’Aosta è andato a Sara Manganone con il progetto di Chateau Vieux che ha recuperato e riqualificato prima il versante roccioso tra l'antico Ponte Romano di Pont e il suo castello, realizzando dei terrazzamenti con i caratteristici muri a secco, e impiantato dei vigneti dopo.
L’azienda agricola Jotaz ha vinto nella categoria “Custodi d’Italia” per la caparbietà e la tenacia con cui porta avanti la sua azienda di allevamento di bovine di razza valdostana e di produzione di Fontina Dop con l’introduzione della lavorazione diretta della carne.
A Louis Gaspard è andato il riconoscimento nella categoria “Campagna Amica” per aver introdotto, primo in Valle d’Aosta, un allevamento di cervi dove gli animali vivono allo stato brado in una vasta zona recintata all’ombra di un ampio bosco.