“La fiera equina di San Savino a Ivrea può diventare evento di portata nazionale”

“La fiera equina di San Savino a Ivrea può diventare evento di portata nazionale”
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La festa patronale di San Savino - attualmente in corso a Ivrea - nella sua valenza di manifestazione tradizionale, religiosa e fieristica, è stata affidata anche quest’anno, per le sua organizzazione, all’associazione Festa e Fiera di San Savino, coordinata dal sindaco di Montalto Dora Renzo Galletto (un altro consorzio differente si è occupato della prima parte dell’evento, di tipo più ludico-ricreativo). Proprio il primo cittadino montaltese ha ipotizzato per il futuro uno sviluppo della fiera equina, elemento caratterizzante della manifestazione, di portata più marcatamente nazionale e in grado di rilanciare e promuovere non solo il capoluogo eporediese ma l’intero territorio del suo circondario e le eccellenze peculiari dei Comuni lungo il corso della Dora e oltre.

«In questo senso - spiega Renzo Galletto - mi vedo nella figura di creatore di eventi turistici di ampio respiro e con ricadute economiche sul territorio, quindi ben al di là del semplice aspetto ludico. Per guardare la Patronale di San Savino come qualcosa che possa avere influenza oltre la città, pensandola come evento nazionale, bisogna indubbiamente organizzarsi in una maniera che contempli l’apporto di una pubblica amministrazione che investa seriamente su questi momenti di visibilità non locale». Secondo Renzo Galletto sarebbe auspicabile rivolgere all’Amministrazione municipale di Ivrea un appello affinché creda in un investimento pubblico e promuova concretamente l’aspetto fieristico della Patronale, dotandosi di servizi e spazi adeguati che possano servire anche per altri eventi distribuiti durante l’anno. «Basterebbe riservare annualmente tra i 70 e gli 80mila euro d’investimento in questo senso, magari già all’interno dei programmi elettorali, proprio come si è fatto per i Mondiali di Canoa, che sono un brand eporediese. Ma non lo sono forse anche i cavalli? - prosegue Renzo Galletto - Se esistesse già una struttura fondamentale per la creazione degli eventi in programma nelle Patronali si incentiverebbero gli organizzatori delle stesse, si avrebbero più sicurezza, più controllo in ogni aspetto della manifestazione, più spazi deputati e sicuri per ospitare specifici eventi». L’area fieristica di Ivrea sarebbe allora una condizione di visibilità per la città stessa e i paesi gravitanti nella sua sfera, i cavalli ne costituirebbero un brand indiscusso e di forte presa attrattiva, che andrebbe ad allargarsi esponenzialmente sul territorio. «Perché non pensare quindi a qualcosa di specificatamente caratterizzante e identificativo, come potrebbero essere per esempio I Cavallanti del Canavese? - si chiede Renzo Galletto - Sarebbe un modo ideale di considerare il cavallo come collante di un territorio nel suo insieme, con specifiche di non poco conto, dato che vantiamo anche la più grande sfilata di attacchi in Italia e ci sono almeno una ventina di maneggi tutt’intorno, con una popolazione di almeno 2.000 cavalli». La festa di San Savino potrebbe allora diventare garante della programmazione di opportunità economiche fondate su una buona organizzazione e su tempi ben articolati, in vista della creazione di eventi e manifestazioni territoriali caratterizzate dalle eccellenze tipiche, con il cavallo inteso come brand peculiare del territorio canavesano.

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