Confindustria, Francesco Turcato presidente Preoccupa la chiusura del Tunnel del Bianco

Confindustria, Francesco Turcato presidente Preoccupa la chiusura del Tunnel del Bianco
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Originario di Palmanova in provincia di Udine, è Francesco Turcato, 44 anni, il nuovo presidente di Confindustria Valle d’Aosta, eletto giovedì scorso, 14 luglio, all’assemblea regionale di Confindustria, ospitata nello stabilimento delle Sorgenti Monte Bianco a Morgex. E’ intervenuto anche il presidente nazionale degli industriali Carlo Bonomi. Francesco Turcato è amministratore delegato di diverse aziende del settore metalmeccanico, tra queste l’Elettro meccanica Aosta, la Gmi e la Simach.

Durante l’assemblea ha preso la parola anche Federica Dusman, amministratore delegato delle Sorgenti Monte Bianco. Da Morgex ogni giorno partono 2 milioni di bottiglie di acqua minerale che vanno soprattutto in Francia. Così rispetto alla chiusura del Tunnel del Bianco per lavori, Federica Dusman ha commentato: «Se per il traforo del Monte Bianco realmente si decidesse di chiudere 3 mesi l'anno noi saremmo rovinati. Già i costi sono elevati, con questa scelta bisognerebbe addirittura passare dal Frejus, aumentando di 200 chilometri i trasporti. Noi consegniamo in tutta la Francia e non so quanto il nostro gruppo sarebbe disponibile a mantenere la produzione. Si potrebbe pensare a rivedere la direttiva europea che limita il carico transfrontaliero a 40 tonnellate, rispetto alle 44 consentito nei confini nazionali».

«Io non sono valdostano ma questo potrebbe essere per me un valore aggiunto. - ha affermato quindi il neo presidente Francesco Turcato - Il momento geopolitico è delicato e c’è bisogno di qualcuno che si apra fuori dalla Valle d’Aosta e che possa portare qui delle conoscenze. La mia rete di conoscenze in tutto il Nord Italia è sicuramente un punto di forza che posso portare alla Confindustria valdostana. Appaio tutt'oggi come lo straniero, ma il nuovo sistema associativo deve andare oltre i limiti di una cartina, perché dovremmo supportarci per fare massa critica. Dobbiamo accettare il cambiamento - continua Francesco Turcato - perché voglio una Confindustria silenziosa, concreta, presente. Viviamo un periodo di pandemia, di crisi energetica, di conflitto Russia-Ucraina. La nostra associazione può e deve svolgere un ruolo di primo piano come guida delle nostre aziende per sviluppare competenze ed esperienze».

Francesco Turcato ha spiegato poi il suo legame con la nostra regione: «Abito in Lombardia ma ho una casa in Valle d’Aosta e quando posso con i miei bambini vengo spesso qui. Ho accettato questo incarico perché ho tanta voglia di fare e perché vedo la Valle d’Aosta come una sfida. In questi 4 anni l’ex presidente Giancarlo Giachino ha fatto un ottimo lavoro portando Confindustria da 160 ad oltre 300 associati, rappresentiamo quasi la metà dei dipendenti del settore privato, ovvero quasi 10 mila persone. Oggi la guida di Confindustria è qualcosa che va definito giorno per giorno, e quello che voglio fare in Valle d’Aosta è trovare una sinergia su tutte le forze in campo dalla politica alle parti sociali. Mi dispiace che oggi non si sia presentato nessun politico, sono uno che media e cercherò sempre un punto d’incontro. Mi preoccupa molto la chiusura del traforo del Monte Bianco e vogliono andare alla fonte e capire questa situazione, perché potrebbe creare dei danni alle aziende valdostane».

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