Figlie di Maria Ausiliatrice, il saluto alla parrocchia dell’Immacolata: un’estate di traslochi per la comunità
Il saluto delle Figlie di Maria Ausiliatrice alla parrocchia dell’Immacolata è stato portato da una suora al termine di ognuna delle messe celebrate domenica 26 giugno scorso. Sarà infatti un’estate di traslochi per la piccola comunità che da oltre un secolo vive accanto al Quartiere Cogne e che vedrà partire tutte le consorelle, dalla direttrice suor Cristina Stara alle suore Silvia Rubatto Maria Conte, Maria Cerise, Rita Pescarmona, Giusy Boffa, Anna Barzon. Invece suor Gianna Costa e suor Teresa Salvatore si trasferiranno nella parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans, sempre ad Aosta, dove le raggiungeranno altre due suore mandate dalla Casa Ispettorile di Torino per formare una nuova comunità, intitolata a Madre Rosetta Marchese.
La comunità
Furono i dirigenti della Cogne a chiamare le Figlie di Maria Ausiliatrice, fondate nel 1872 da Don Bosco e da suor Maria Mazzarello: le suore arrivarono ad Aosta nel 1917 per occuparsi delle mense degli operai. L’anno successivo, al termine della prima guerra mondiale, non ci fu più bisogno di loro nelle mense, così tornarono alla prima missione dei Salesiani, quella educativa, creando una scuola in cui insegnare a leggere e a scrivere ai ragazzini dai 6 ai 12 anni che non avevano la possibilità di frequentare la scuola normale. Fu ancora la Cogne a donare loro un terreno su cui costruire una vera scuola, in corso Battaglione Aosta accanto al Palazzo Fiat dove sorge ancora oggi. Nacque così nel 1935 l’Istituto Don Bosco, «una scuola dove ogni mattone ha il nome di una famiglia di Aosta», come dicono le suore stesse. La collaborazione con il territorio, il volontariato delle ex-allieve, i finanziamenti dell’amministrazione regionale hanno permesso di raggiungere ancora più ragazzi e ragazze, con le attività extra-scolastiche e sportive.
La nuova scuola
L’educazione secondo i principi di don Bosco continuerà ad esserci, nella casa in cui resterà aperta anche la cappella, per le celebrazioni almeno due volte al mese. L’aggiunta di maestre laiche accanto alle suore è iniziata negli anni Ottanta ed oggi è una necessità, a causa del calo delle vocazioni. Con un percorso graduale, negli ultimi 3 anni, è nata la Fondazione L’Abbraccio, che ha riunito diverse famiglie volontarie attorno alla coordinatrice didattica Genny Magro, chiamata a gestire la didattica. Ora che l’ispettoria di Piemonte e Valle d’Aosta ha deciso di trasferire le suore della comunità ad altri incarichi, si concretizza il passaggio di consegne e da settembre la scuola sarà a gestione interamente laica, ma sempre ad impronta salesiana.
La nuova comunità
Suor Gianna Costa e suor Teresa Salvatore si sposteranno quindi nella parrocchia di Saint-Martin e, con altre due suore, costituiranno una comunità nel nome di Madre Rosetta. Oggi «Serva di Dio», primo passo verso la santità, Rosetta Marchese era nata ad Aosta nel 1922 ed era entrata a far parte delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel 1941 e, poco dopo, si era laureata in lettere all’Università Cattolica. Nel 1981 era diventata Superiora Generale ma solo tre anni fu stroncata da una leucemia. Ora torna nella sua città nel nuovo progetto delle Salesiane.