Emergenza siccità, la CVA rilascia il 75 per cento dell’acqua negli invasi
Continua l’emergenza siccità in Valle d’Aosta. Dopo altri Comuni, anche quello di Sarre ha disposto la chiusura dell’acqua dei fontanili da mercoledì scorso, 6 luglio. Dal canto suo, il Gruppo CVA precisa in una nota che nel mese di giugno ha attivato «Misure straordinarie per calmierare, nel limite delle proprie possibilità, l’emergenza idrica che sta interessando il nord Italia». Di concerto con gli organi preposti della Regione - che è socio unico della Società, per il tramite della Finanziaria regionale - la soglia di rilascio dei grandi invasi nel mese di giugno è stata portata al 75 per cento «Che costituisce il massimo rilascio tecnicamente possibile - prosegue la nota - al fine di evitare un danno sia al sistema produttivo idroelettrico sia al sistema di regolazione della rete di trasmissione nazionale, incrementandola di oltre il 30 per cento rispetto a quanto effettuato nell’analogo periodo del 2021. A testimonianza di questo apporto ampissimo, si evidenzia, come emerso recentemente nella riunione tecnica del Distretto del Po, che la Dora Baltea è il fiume che sta garantendo il maggior apporto tra tutti gli affluenti». In un anno in cui i bacini idrici CVA «Hanno un livello d’invaso inferiore di oltre il 40 per cento rispetto al 2021, tale scelta aziendale, che ha consentito un deflusso di oltre 41 milioni di metri cubi d’acqua verso il Piemonte, nel solo mese di giugno, dimostra la chiara volontà del Gruppo di contemperare le esigenze ambientali con quelle industriali».