Un ultimo tentativo per ritrovare l’escursionista scomparso a Cogne

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Un ultimo tentativo per ritrovare Raphael Rinaldi, l'escursionista cinquantenne triestino disperso da domenica 22 maggio a Cogne. Lo sta organizzando per mercoledì prossimo, 13 luglio, uno dei suoi fratelli, Cristiano. «Sono in attesa - scrive in un post su Facebook - della conferma di una guida. Necessito di almeno una decina di volontari che possano passare tutta la giornata a setacciare una zona boschivo-montana; si tratta di una ricerca fuori sentiero».

L'obiettivo è perlustrare un'area a quota 2.2000 metri, di bosco e pietraia, sotto a un tratto del tracciato che da Lillaz porta a Punta Fenilia.

Le ricerche del sistema regionale di Protezione civile erano durate 4 giorni e poi erano state sospese, con la possibilità di riprendere in caso di nuovi elementi utili.

Avevano coinvolto decine di soccorritori con elicotteri, droni e unità cinofile. Proprio lungo il sentiero verso Punta Fenilia un altro escursionista aveva riferito di averlo visto il 22 maggio.

Nessuna traccia di Rinaldi era stata però trovata. Il fisioterapista sportivo che lavorava a Chamonix era arrivato a Cogne per fare un'uscita in montagna e incontrare l'altro fratello, Andrea, che lavorava al seguito del Giro d'Italia, dato che quel giorno arrivava ai piedi del Gran Paradiso la tappa partita da Rivarolo Canavese. Dopo avergli mandato un messaggio vocale («Vado a fare un'escursione, ci vediamo dopo») non aveva più dato sue notizie.

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