Salta di nuovo la Festa del Lardo: dimissioni nel comitato organizzatore, mancano i sostituti
Salta anche quest’anno la Festa del Lardo di Arnad, che avrebbe dovuto spegnere le sue 51 candeline. Tutto è rimandato al 2023.
Dopo lo stop del 2020 e del 2021 dovuto alla pandemia, l’edizione 2022 non si farà ma per ragioni diverse. E’ dimissionario Lorenzo Borettaz, presidente dell’associazione «Lo Doil» che tradizionalmente organizza l’evento. E conseguentemente, ormai risultano troppo stretti i tempi per organizzare un appuntamento di prestigio come la Festa del Lardo.
La decisione di non riprogrammare la festa era nell’aria da tempo e per questo è stato organizzato l’incontro di mercoledì scorso, 6 luglio. Un «faccia a faccia» tra l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Alexandre Bertolin e il comitato organizzatore della Festa, rappresentato proprio da Lorenzo Borettaz.
Con una nota diffusa nel pomeriggio di ieri, venerdì 8, il comitato ufficializza dunque la decisione di cancellare la festa anche quest’estate. «Tale scelta - si legge - nasce dalla difficoltà di trovare una persona per svolgere la funzione di presidente dell’associazione, al posto del dimissionario uscente Lorenzo Borettaz, oltre ad altre figure disponibili a essere membri del direttivo. Le difficoltà sono probabilmente dovute al fatto che tali eventi comportano grandi responsabilità a carico dei membri del direttivo, oltre ai molteplici adempimenti da compiere».
Il comitato segnala comunque l’impegno del Presidente uscente a cercare «Un nuovo gruppo per formare il direttivo, avendo avuto da alcuni membri dell’associazione la disponibilità a farne parte, per il proseguimento dell’associazione Lo Doil ed in particolare per dare corso allo svolgimento della prossima 51esima Festa del Valle d’Aosta Lard d’Arnad, nella forma in cui è sempre stata organizzata negli ultimi anni».
«Il Comune - dice il sindaco di Arnad, Alexandre Bertolin - ha manifestato la piena disponibilità per un aiuto logistico ed economico della manifestazione, ma l’organizzazione compete al Comitato e noi non possiamo andare oltre. E’ un dispiacere che la festa non si faccia, perché è da sempre una manifestazione con una ricaduta importante sul territorio, soprattutto per le piccole aziende agricole che vi partecipano. Fino a mercoledì scorso, durante l’incontro con il Presidente dimissionario, abbiamo ancora manifestato la volontà dell’amministrazione di appoggiare quanto sarebbe stato necessario e possibile fare. Oggi il mio augurio è che si possa cominciare a valutare serenamente l’edizione del prossimo anno, quindi a lavorare tutti insieme per la festa del 2023».