Una bella giornata con gli alpini di Saint-Pierre per i giovani affetti dalla sindrome di Kabuki

Riceviamo e pubblichiamo. Alcuni giorni fa un amico Alpino che fa parte del nostro gruppo mi ha chiesto se potevamo intrattenere alcuni ragazzi, portatori del morbo di Kabuki. L’amico che è consigliere nazionale dell’associazione italiana sindrome Kabuki, era stato con gli alpini e i nostri amici TMA metodo Maietta in Valsavarenche per passare una giornata spensierata nel Parco del Gran Paradiso e far vivere a questi ragazzi, meno fortunati di noi, una giornata con gli Alpini e gli animali del Parco. La richiesta è stata naturalmente presa in considerazione da noi con vero piacere. Il risultato, è stata per noi una fantastica e appagante giornata, il 29 maggio, tanto che dopo alcuni giorni il presidente dei ragazzi con sindrome di Kabuki ci ha scritto queste parole, emozionanti e ricche di contenuti, che dicono tutto. Il capogruppo, Alessandro Carlin.

Gentilissimi Alpini di Saint-Pierre, gentilissimo Alessandro , a nome dell’Associazione italiana sindrome Kabuki voglio porgervi i più sentiti ringraziamenti per averci dato la possibilità e l’onore di partecipare con le nostre famiglie all’evento organizzato per i nostri ragazzi. Siamo rimasti tutti molto colpiti dalla vostra amicizia, solidarietà e fratellanza. Grazie per le vostre parole spese per ognuno di noi, per i bellissimi e graditissimi omaggi e per la ventata di allegria che avete portato nei nostri cuori. Mentre eravamo lì con voi, abbiamo tutti capito fino in fondo chi è l’Alpino : un uomo umile, con un grande senso di responsabilità verso il prossimo, una persona su cui sai di poter sempre far affidamento, che non si tirerà mai indietro, una persona con nobili ideali e valori da tramandare alle generazioni future, trasmettendo con essi anche quel senso di appartenenza che racchiude questo e molto altro ancora. Non vi dimenticheremo!