A Fénis il Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione riapre con un nuovo allestimento
Mercoledì 29 giugno, alle 18, il Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione a Fénis presenterà il suo nuovo allestimento. «Il museo di Fénis, aperto al pubblico nel 2009, è stato oggetto negli ultimi mesi di un riallestimento degli spazi interni. - dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy - Questa iniziativa ha impegnato l’équipe in un grande lavoro di riflessione e ricerca per presentare al pubblico una rinnovata immagine del nostro artigianato di tradizione. Il museo ritorna ad essere la principale vetrina dell’artigianato valdostano di tradizione che, per mantenere il suo ruolo culturale, sociale e economico, deve sapersi innovare adattandosi ai gusti e alle richieste degli appassionati, rendendo accessibile e accattivante la produzione artigianale della tradizione valdostana».
Nel museo i visitatori troveranno un allestimento totalmente rinnovato con nuovi colori, modelli e spazi, ma soprattutto un nuovo modo di parlare di artigianato. I patrimoni esposti appartengono alla collezione Ivat, alla Collezione Brocherel, di proprietà del Museo Civico di Arte antica e Palazzo Madama di Torino e ad alcuni collezionisti privati. La grande novità è la ricerca di un punto di vista diverso sui patrimoni, al fine di stimolare una riflessione sul valore della memoria e sul rapporto tra il saper fare artigianale e territorio.
«A 13 anni dalla sua inaugurazione, il museo è stato capace di far percepire gli oggetti di artigianato quali patrimonio da tutelare, - commenta la conservatrice, responsabile del museo Nurye Donatoni - ma ci siamo resi conto che era necessario guardare oltre. Con questo nuovo allestimento vogliamo invitare il pubblico a osservare l’artigianato di tradizione attraverso un’analisi differente e innescare una riflessione sul suo significato, sulla manualità e sul rapporto con il territorio».
Il nuovo allestimento permanente del museo è stato creato come un percorso di analisi dei patrimoni artigianali. La prima sezione, dedicata alla memoria come «Tessuto connettivo che unisce l’individuo alla comunità», vede l’esposizione dell’intera Collezione Brocherel, in cui gli oggetti si raccontano come produttori di memoria. La seconda sala, dedicata alla materia, indaga invece lo stretto rapporto tra il territorio e l’artigianato, tra l’artigiano e la materia che plasma. Il percorso prosegue poi con la forma - l’incontro tra artigiano e materia che plasma gli oggetti -, e il gesto, la manualità pura di cui gli artigiani sono portatori, un patrimonio immateriale di conoscenze unico, senza il quale non vi sarebbe alcun oggetto. Il nuovo allestimento si conclude con uno sguardo all’avanguardia, alla capacità della creazione di andare oltre il proprio tempo, e alla bellezza, come caratteristica estetica individuale, oggettiva o sociale, di un insieme di oggetti. Un percorso che racconta e offre spunti di riflessione personale, ma che non dà risposte. Il visitatore è invitato a essere parte attiva del processo di visita e a crearsi una propria visione dell’oggetto di artigianato e del suo valore oggi.
«Il museo con il suo allestimento rinnovato - spiega il presidente dell’Ivat Bruno Domaine - sarà più competitivo all’interno del panorama turistico-culturale valdostano. La vicinanza con il castello di Fénis, luogo che ogni anno attira numerosi turisti, permetterà il rilancio di un polo culturale di ancora maggiore attrattività e, allo stesso tempo, contribuirà alla promozione del settore artigianale nel suo insieme. L’Ivat, con le sue due anime, commerciale e culturale, è da sempre impegnato nella valorizzazione della cultura artigianale del territorio e nell’offrire nuove prospettive al settore produttivo contemporaneo».
Il Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione a Fénis riaprirà al pubblico da giovedì 30 giugno e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.