Il sindaco di Montalto Renzo Galletto al vertice dell’organizzazione di San Savino
Sino alla scorsa Pasqua era in dubbio quale ente avrebbe potuto organizzare le celebrazioni della Festa di San Savino a Ivrea. Decisivo è stato l’incontro con il sindaco di Montalto Dora Renzo Galletto, ai vertici dell’associazione Festa e Fiera di San Savino, che ha risolto la situazione imponendo però il rispetto di tre condizioni inderogabili. «Avevamo rifiutato la gestione dell’organizzazione della Festa a fronte della situazione antecedente - dichiara Renzo Galletto - ma poi ha prevalso il nostro senso di responsabilità nei confronti della città e del territorio, poiché pensiamo che la celebrazione di San Savino sia davvero un evento fortemente identitario del capoluogo eporediese, con positive ricadute anche extraterritoriali». La prima questione riguardava la “location” degli eventi principali, quelli con protagonisti gli animali, individuata nuovamente nel Parco Dora. «V’erano state polemiche per esserci spostati dai giardini pubblici al Parco Dora, ma non poteva essere altrimenti. - ricorda Renzo Galletto - I cavalli hanno bisogno di sistemazioni adeguate e un giardino verde in cui andavano a giocare i bambini non poteva essere opzionabile. Individuando il Parco Dora abbiamo contribuito al recupero della zona e alla sua riscoperta, stimolandone l’utilizzo dopo averla rimessa in sesto e garantendo agli animali terreni lontani dal cemento e dalle strade». Sorgeva intanto un’altra problematica e cioè l’accavallamento cronologico con i Mondiali Giovanili di Canoa, che avrebbero dovuto usufruire del medesimo luogo come campeggio degli atleti, in quegli stessi giorni, ovvero da domenica 3 a domenica 10 luglio. «Non potevamo pensare di perdere tale area - continua Renzo Galletto - perché è l’unica in tutta la città a garantire la qualità visiva dello spettacolo di fuochi d’artificio e la sicurezza del medesimo. Saremmo stati costretti a fare saltare tutto, se non che abbiamo pensato di posticipare il cuore degli eventi di San Savino, cioè la gestione della fiera dei cavalli, le sfilate, lo spettacolo pirotecnico e il mercato, di una settimana, nei giorni di venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 luglio, mantenendo in programma solo la cerimonia religiosa di giovedì 7, che si sarebbe comunque tenuta in Duomo». La seconda condizione riguardava i costi. «Abbiamo preteso un contributo finanziario pari a quello dell’anno scorso, cioè 40mila euro». Infine, come terzo punto, la richiesta dell’impegno da parte del sindaco Stefano Sertoli e della sua Giunta di essere presenti a sostegno dell’impianto organizzativo della celebrazione, per risolvere eventuali criticità. Ottenuta garanzia riguardo questi tre punti, l’associazione ha dato la disponibilità nell’organizzare i festeggiamenti, sulla base anche di un’intesa con il nuovo comitato dei commercianti. «Pur non avendo interesse negli aspetti a carattere commerciale - ribadisce Renzo Galletto - siamo riusciti a trovare una compatibilità di gestione che garantisse il non sovrapporsi dei singoli eventi in programma e la gestione individuale dei costi, dell’organizzazione, della pubblicità e della sicurezza, con la separazione tra gli aspetti organizzativi, finanziari e di responsabilità tra i due enti». Infine, un incontro con il vescovo ha portato istituzionalmente all’imprimatur che sancisce il connubio tra festa religiosa e laica a cura dell’associazione Festa e Fiera di San Savino.