“Medici di base, carenza cronica” La Lega attacca sulla sanità in crisi
«La situazione di carenza di medici di medicina generale in Valle d'Aosta è ormai strutturale». Lo ha detto Paolo Sammaritani, consigliere regionale della Lega Vallée d’Aoste, durante la seduta del Consiglio Valle di giovedì scorso, 23 giugno, presentando un’interpellanza sul tema. «Oltre a questo - ha aggiunto Sammaritani - le persone lamentano spesso anche una scarsità di informazione e sarebbe bene predisporre un servizio che sia più vicino agli utenti perché abbiamo l'impressione che, talvolta la parte amministrativa dell'Usl sia un po' lontana dai pazienti e anche dai suoi dipendenti. Questo non giova all'immagine dell'azienda sanitaria che appare distaccata dalle preoccupazioni degli utenti e del personale operativo, andando ad incidere negativamente anche sul benessere lavorativo».
«L'Assessorato sta lavorando con l'Usl - ha replicato l'assessore Roberto Barmasse - per il recepimento del nuovo Accordo collettivo nazionale 2016-2018 (divenuto efficace con l'intesa Stato-Regioni a fine aprile 2022), che prevede l'approvazione della programmazione della riorganizzazione territoriale e l'avvio della contrattazione per gli Accordi integrativi regionali. È un'importante operazione che andrà a ridisegnare il modello della medicina del territorio con la disciplina delle Aggregazioni funzionali territoriali e la sua interrelazione con la Centrale operativa del territorio e le Case di comunità. In particolare, la Direzione funzionale territoriale permette di coordinare meglio i medici dello stesso gruppo sulle attività da svolgere e anche sulle coperture: questo, in conseguenza della carenza dei medici, dovrebbe migliorare la funzionalità del sistema».
«Gli utenti si trovano privi del medico anche per lunghi periodi con tutti i disagi che ciò comporta. - ha attaccato ancora Paolo Sammaritani - Chiediamo di conoscere il numero degli utenti scoperti e il periodo di mancata assegnazione del medico di base, quali sono le conseguenze per i pazienti privi di medico e se è intenzione del Governo adottare misure per evitare questi disservizi».
«La momentanea scopertura dal 12 maggio al 20 giugno 2022 ha riguardato 297 assistiti dal Distretto 2 (ambiti di Aosta e Unité Monte Emilius) e questo per via dell'autolimitazione al massimale da parte di un medico di medicina generale. - ha risposto l’assessore Roberto Barmasse - La problematica è stata risolta grazie all'ampliamento del massimale da parte di un altro medico di medicina generale (da 1.200 al massimo consentito di 1.500 assistiti). Nel periodo di scopertura, gli assistiti potevano comunque rivolgersi a qualsiasi medico di medicina generale, facendo richiesta di visita occasionale e richiedendo all'Ausl il rimborso della spesa eventualmente sostenuta».