Una delegazione valdostana ha partecipato a Roma agli Stati Generali della Protezione Civile per un bilancio dell’attività durante la pandemia
Si sono svolti da giovedì 16 a domenica 19 giugno, all’Università degli Studi Roma Tre nella capitale, i lavori degli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile. Ad aprirli è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. All’insegna dello slogan “Il futuro è insieme”, per 4 giorni 320 delegati di organizzazioni nazionali, associazioni regionali, locali e gruppi comunali si sono confrontati sulle sfide e sulle strategie future di questa importante struttura operativa del Servizio nazionale.
Nell’assemblea plenaria di chiusura è stata presentata la relazione finale che delinea gli scenari per i prossimi anni e propone percorsi da costruire su 8 tematiche: sicurezza, risorse, strategie di comunicazione, valori, rappresentanza, prospettive, attività in ambito internazionale e pianificazione di Protezione Civile.
Tra i tanti spunti emersi dai tavoli tematici è stata evidenziata l’esigenza di coinvolgere, sempre di più, i giovani nel mondo del volontariato, accompagnandoli nel loro percorso di crescita, di utilizzare nuovi canali comunicativi, di un impiego efficiente delle risorse economiche a disposizione delle associazioni e del coinvolgimento sempre più attivo del volontariato organizzato nelle attività di pianificazione svolte dalle Amministrazioni.
«Il futuro è insieme - ha sottolineato il presidente del Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile Dario Pasini, ospite in Valle d’Aosta ad ottobre 2021 - non può che essere così. E queste giornate lo hanno ampiamente dimostrato. Professionalità, entusiasmo e passione hanno portato all’elaborazione di documenti di alto livello contenutistico e prospettico».
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha ringraziato i delegati per l’importante lavoro svolto: «Vi siete incontrati, talvolta scontrati e avete cercato di capire la posizione l’uno dell’altro, raggiungendo una sintesi condivisa. Quello che avete fatto in queste giornate è un bellissimo esercizio di democrazia».
I numeri dell’impegno dei volontari di Protezione Civile durante la sola pandemia di Covid-19 sono importantissimi e ancora una volta dimostrano la loro forza e flessibilità. Infatti sono state oltre 4 milioni le giornate a livello nazionale ma altrettanto importanti i dati a livello regionale: più di 58.000 ore di servizio solo per la pandemia e, in pochi mesi, sono già più di 8.000 le ore per l’emergenza profughi.
La Valle d’Aosta era rappresentata dal coordinatore del Dipartimento Vigili del Fuoco e Protezione Civile Pio Porretta, dal funzionario dell’Ufficio volontariato Gianfranco Maccafferri e dal coordinatore regionale dei volontari Maurizio Lanivi.
«A distanza di 10 anni dai precedenti stati generali, e dopo un periodo così particolare per il nostro Paese, - commenta Maurizio Lanivi - è stato molto emozionante incontrarsi e confrontarsi tra colleghi volontari e funzionari regionali per analizzare lo stato di salute del nostro movimento e per provare a pensare insieme al futuro. Divise di molti colori, modalità di lavoro diverse ma obiettivi e valori comuni. L’apertura dei lavori e l’affetto che ha voluto testimoniarci il Presidente della Repubblica ha emozionato tutti».