Quart, l’aria è buona: “D’estate è migliore rispetto all’inverno”

Quart, l’aria è buona: “D’estate è migliore rispetto all’inverno”
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L’aria a Quart? E’ migliore nella stagione calda, ma è generalmente buona tutto l’anno. E’ ciò che emerge dai dati - pubblicati nei giorni scorsi dall’Arpa della Valle d’Aosta - relativi al monitoraggio effettuato nella zona del Villair e durato per tutto il 2021, a mesi alterni: gennaio, marzo, maggio, luglio, agosto e novembre. Lo scopo dell’attività era di monitorare la qualità dell’aria nell’arco dell’anno e di verificare il rispetto dei limiti normativi per quanto riguarda le concentrazioni di biossido d’azoto, di particolato pm10 di metalli pesanti e degli IPA-benzopirene (idrocarburi policiclici aromatici), mediante un laboratorio mobile posizionato nel parcheggio antistante le scuole medie del Villair, una posizione considerata rappresentativa per la valutazione della qualità dell’aria del centro abitato, lontano dalle principali vie di traffico (come la Strada statale 26 e l’autostrada) e da fonti emissive puntuali come le industrie.

«Per quanto riguarda il particolato PM10, - riferisce il sindaco Fabrizio Bertholin - il valore medio misurato è di 17 ?g/m3 , in linea con i livelli della Plaine di Aosta, e ampiamente al di sotto del limite normativo (40 ?g/m3 ); i valori di concentrazione più elevati sono stati registrati durante i mesi più freddi, che rappresentano il periodo più critico sia a causa delle condizioni meteorologiche sia per il maggiore carico emissivo derivante dall’utilizzo del riscaldamento domestico. Risultati simili anche per il biossido di azoto, con il valore medio annuo che è stato di 17 ? g/m3 , tipico di aree rurali dove il contributo del traffico è estremamente ridotto. Anche in questo caso i mesi invernali sono caratterizzati dai valori più elevati, dovuti alle emissioni del traffico, unite a quelle del riscaldamento domestico e alle condizioni meteoclimatiche di stabilità atmosferica che favoriscono un maggior accumulo di inquinanti. Per tutti i metalli normati il valore medio annuo è inferiore al valore di riferimento indicato dalla normativa».

«Infine, in merito agli IPA il valore medio annuo è di 0.6 ng/m3 , inferiore al riferimento normativo. - conclude il sindaco Fabrizio Bertholin - Le concentrazioni sono generalmente basse, ad eccezione del periodo invernale quando, a causa dell’utilizzo della biomassa (legna o pellet) per il riscaldamento domestico, ed agli abbruciamenti, si possono registrare valori particolarmente elevati. Nel trasmettere i dati all’Amministrazione comunale Arpa VdA segnala che, sebbene tutti gli inquinanti monitorati rispettino i valori limite e i valori obiettivo, un composto che si genera nei processi di combustione della biomassa legnosa, il benzo[a]pirene, presenta in alcuni mesi valori abbastanza alti. Si tratta di un inquinante riconosciuto come cancerogeno per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro, le cui principali fonti di emissione sono gli impianti di riscaldamento alimentati a legna o pellet, nei mesi invernali, e gli abbruciamenti dei residui vegetali».

Tutti dati relativi al monitoraggio dell’aria sono consultabili su https://www.arpa.vda.it/it/aria.

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