Indennità di attrattività, un disegno di legge per sanare la norma impugnata dallo Stato

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Gli operatori sanitari che lavorano all'Usl della Valle d'Aosta sono 1.579 e l'indennità di attrattività è stata erogata a 906 dipendenti (il 57 per cento del totale), di cui 309 medici e 597 infermieri. Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, rispondendo mercoledì scorso, 8 giugno, in Consiglio Valle a un'interrogazione presentata da Forza Italia. «L'indennità di attrattività - ha spiegato - è nata dall'esigenza di fornire una prima urgente e immediata risposta alla grave carenza di dirigenti medici e di infermieri. Non si tratta di un riconoscimento per l'importante impegno profuso nelle attività Covid, per cui si è provveduto con misure remunerative diverse rivolte a tutto il personale direttamente coinvolto nell'emergenza sanitaria. È invece una misura di attrattività destinata alle figure professionali di cui maggiormente in questo momento è carente l'azienda, tanto da mettere a rischio la regolare erogazione dei Livelli essenziali di assistenza». «L'elemento remunerativo - ha aggiunto - non è l'unico aspetto importante per attrarre professionisti sanitari, per cui, in parallelo l'Assessorato, in collaborazione con l'Usl, sta portando avanti una serie di azioni che riguardano diversi ambiti: quello economico (indennità di attrattività ma anche posizioni di alta specialità, sviluppo Libera professione intramoenia); quello di carriera (rivisitazione dell’atto aziendale); logistico (sistemazioni residenziali agevolate); di qualificazione professionale (sviluppo dei rapporti con università e reti con centri di eccellenza, ricerca, modelli innovativi); di miglioramento del clima interno (miglioramento del welfare aziendale) e della capacità di recrutamento (attivazione di un ufficio aziendale dedicato)». Mauro Baccega ha quindi rimarcato «l'esclusione dal bonus di 1.600 dipendenti della sanità» e ha suggerito «lo stanziamento di 3 milioni di euro per supportare correttamente tutto il comparto, cercando così di arginare anche le spaccature che si sono create tra chi ha ricevuto l'indennità e chi no».

Intanto il presidente della Regione ha annunciato un disegno di legge per sostituire l'articolo 18 della legge di stabilità 2022/2024, relativo all'indennità per attrarre medici e infermieri, impugnata dal Consiglio dei Ministri. «Grazie a un fitto dialogo abbiamo trovato una soluzione dal punto di vista tecnico e poi condiviso a livello politico la bontà di essa. - ha detto - Nel disegno di legge, che sarà condiviso in Consiglio regionale, sarà prevista una contrattazione integrativa aziendale per definire a livello sindacale le regole per l'erogazione dell'indennità. La soluzione è stata trovata a seguito di incontri con la ministra agli Affari Regionali Maria Stella Gelmini. Questo stupirà alcune forze politiche che sostengono che questa Giunta non abbia rapporti con il Governo nazionale». Secondo il consigliere Marco Carrel l'indennità per i medici «era già stata da noi contestata a monte: poco attrae, va a erogare soldi a delle dirigenze mediche già assunte all'Usl e non sono inclusi tutti gli operatori sanitari».

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