A Châtillon prosegue lo scontro Chieste le dimissioni di Paolo Pili
Da quando la maggioranza si è spaccata nello scorso mese di marzo, con la costituzione di un gruppo indipendente - formato da Emile Gorret, ex capogruppo di maggioranza, Stefania Muscolo e Gilda Gallo - i rapporti all’interno del Consiglio comunale di Châtillon sono diventati ancora più tesi. Prova evidente è stata la discussione avvenuta martedì scorso, 31 maggio, durante la seduta consiliare. Ben 4 le mozioni presentate dai 2 gruppi: oltre a quello di Emile Gorret, quello di minoranza rappresentato da Riccardo Donazzan, Monique Personettaz, Mario Roberto Belloli, Guido Dondeynaz e Fiorella Casella. Sotto accusa in particolare modo - attraverso una mozione congiunta dei 2 gruppi - l’assessore Paolo Pili (foto), di cui è stata richiesta la revoca dall’incarico di Assessore ai Servizi sociali a causa della presunta incapacità a presentare progetti finanziabili con fondi statali o comunitari. Paolo Pili ha detto di ritenere la mozione un duro attacco alla sua persona, per motivazioni a lui ignote, criticando l’atteggiamento di scontro. Ha ribadito che la partecipazione ai bandi per il Pnrr è azione di grande impegno e che l’Amministrazione ha lavorato intensamente per partecipare al progetto Attrattività Borghi (Linea B) per cui si attende l’esito della candidatura. Rispetto al bando per le persone con disabilità, ha ricordato che era la Regione a dover partecipare e lo ha fatto, ottenendo 711mila euro. «Abbiamo più volte sottolineato che la mozione non è un attacco personale, sia il Consiglio che i cittadini hanno il diritto di avere risposte vere, precise e trasparenti dalla maggioranza. - ha precisato Monique Personettaz - Non era necessario menzionare numeri e dare interpretazioni errate per giustificare un’azione, ma prendersene le responsabilità. Questo comportamento continua ad evidenziare un atteggiamento non trasparente e non collaborativo. Rimaniamo basiti su quanto dichiarato in Consiglio e sulla linea difensiva presa dai componenti della maggioranza. Siamo sempre stati costruttivi e lo dimostrano i suggerimenti presenti sulla mozione. Le risposte che abbiamo ricevuto evidenziano il clima di tensione nella maggioranza».
riceve il reddito di cittadinanza
Il gruppo consiliare “Con voi per Châtillon” è andato all’attacco con una mozione per sollecitare il Comune ad attivare dei progetti Puc, impegni che obbligano i percettori di reddito di cittadinanza (in tutto 16 a Châtillon) a compiere ore lavorative a servizio della comunità. «Il Sindaco - scrivono i consiglieri del gruppo in una nota - ha dichiarato che non deve essere un interesse dell’Amministrazione, bensì un’opzione da attivare solo se ai percettori sta bene e piace; in caso contrario, che continuino a stare sul divano e ricevere i soldi a fine mese. Noi riconosciamo il valore sociale del sostegno economico ai bisognosi, ma anche la necessità di restituire alla comunità una parte di quanto viene percepito». Il Sindaco in Consiglio ha affermato che pensare di fare progetti negli ambiti previsti dalla legge, con persone che possono lavorare fra le 8 e le 16 ore settimanali svolgendo compiti che non escludano altri lavoratori, è ritenuto poco interessante. Tuttavia il Comune si è rivolto a una cooperativa per capire quali sarebbero le risorse da mettere in campo.
“La maggioranza ha fallito”«E’ risultato più che evidente che l’attuale “maggioranza”, che si regge su un solo voto di differenza rispetto all’opposizione, abbia fallito clamorosamente in diversi ambiti» ha scritto ieri, venerdì, il gruppo consiliare “Con voi per Châtillon” (formato da Emile Gorret, Stefania Muscolo e Gilda Gallo), che parla di «promesse elettorali clamorosamente disattese». «Riteniamo che formulare attacchi personali e prodursi in imbarazzanti uscite sconclusionate sui social sia una precisa strategia per mascherare l’impreparazione e la poca voglia e tempo di fare. - prosegue la nota - E’ importante capire se l’attuale Amministrazione farà o meno qualcosa per rilanciare il nostro paese anche se nutriamo sempre più forti dubbi. Infine desideriamo esprimere stupore verso il contegno del Sindaco che, mentre in Consiglio, per difendere il mancato operato di parti della sua Giunta, chiede collaborazione, mostra assai meno affabilità quando incontra membri dell’opposizione in paese».