Borgofranco è stata la capitale della cultura con i numerosi appuntamenti di Borgolibri
Si è chiusa ieri, domenica 29 maggio, la seconda edizione del festival letterario Borgolibri tenutasi per l’intero fine settimana nelle sale e nel giardino di Palazzo Marini a Borgofranco d’Ivrea. L’evento è iniziato ufficialmente giovedì 26 con l’assegnazione del Premio nazionale Cultura e Società al maestro Gianni Monte, attuale direttore del Teatro Mozart di Ivrea. Venerdì mattina ha avuto luogo la presentazione dell’Anno culturale Italia-Cina con l’ospite d’onore Chen Ming presidente dell’associazione Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese) e un videomessaggio inviato dall’assessore alla Cultura della municipalità di Rui’an che ha inaugurato la mostra fotografica, in collaborazione con il Museo del Patrimonio Immateriale di Rui’an, “Tesori sconosciuti Jianzhi”. Sono seguiti gli interventi ufficiali del sindaco di Borgofranco Fausto Francisca e dell’assessore comunale all’Internazionalizzazione Gabriella Gedda, i saluti del presidente del Consiglio comunale di Ivrea Diego Borra, della direzione di Torino Turismo e Provincia con Paola Lamborghini e del Consiglio regionale della Valle d’Aosta rappresentato da Luca Distort e Paolo Sammaritani.
Tanta Valle d’Aosta è stata presente alla manifestazione a partire dalla pittrice Vanda Sarteur di Montjovet che ha tenuto per i ragazzi delle scuole del canavese l’incontro “Come si realizza la copertina di un libro”. Sabato 28 sono invece intervenuti per la conferenza “Issogne il Castello dei Sogni, tra Andrate e Avondo” il sindaco di Issogne Patrick Thuegaz, la storica dell’arte Sandra Barberi, Bianca Felesini e Graziella Priod con una rappresentanza in costume medievale del gruppo storico del Comune. Si è inoltre svolta la conferenza, curata dal Forte di Bard, “Save the glacier” con l’intervento del docente di scienze agrarie e forestali dell’Università di Torino Michele Freppaz e il presidente dell’associazione Forte di Bard Ornella Badery.
Domenica 29 è stato presentato il libro “Saint-Gilles Sant’Egidio - 1000 anni della Prevostura diventata Abbazia” da parte del sindaco di Verrès Alessandro Giovenzi assieme all’autrice Ezia Bovo.
Altri autori valdostani hanno portato le loro opere tra cui Laura Decanale Bertoni con “Vallaise-Vallesa, storia di una dinastia intramontana”, Daniela Ghirardo con “Balme Balmit Barmet” entrambe di Pont-Saint-Martin, Biagina Lucia di Châtillon con “Segnature secret a’raziuna”, la caporedattrice della testata giornalistica Rai VdA Alessandra Ferraro di Aosta con “Quel filo che ci unisce - Un padre e una figlia”. Esordio per Silvia Battistello di Pont-Saint-Martin con l’anteprima di “Ivrea e il castello del conte verde”, primo libro sulla storia del castello di Ivrea.
Importanti altre presenze sono state quelle del centro studi Pannunzio di Torino con lo storico Pier Franco Quaglieni, del centro studi Beppe Fenoglio con il professore Giacomo Verri, del professore Aristide Viero con “Augusta Praetoria Salassorum - Valle d’Aosta Magica”. E’ stato poi presentato il volume “L’antica fiamma” di Marianna Giglio Tos mentre Alfredo Bider ha illustrato “Tout est et n’est rien - Il Santuario di Oropa e Aimone di Challant un Vescovo eretico”. Erano infine presenti Massimo Centini con “Tracce di Sacro”, Piero Abrate con “Meravigliosa Italia tra Piemonte e Valle d’Aosta”, Dino Valle con “Brigate Rosse - Colpirne uno per educarne cento”. Di grande interesse “Offline zona rossa” di Natalia Marrafini, vincitrice del concorso Terra Madre del salone internazionale del libro di Torino 2021. Spazio anche alla poesia con la raccolta “Amicizie Pensieri e Immagini…” di Gianpiero Perlasco e Paolo Marengo e letture di Silvia Rosa della sua silloge poetica “Tutta la terra che ci resta”.
Il festival letterario si è concluso domenica sera con lo spettacolo teatrale “Innamoratamente…” dell’attore Oreste Valente accompagnato dal musicista Riccardo Bonsanto.