Tv francofone, prosegue al Tribunale civile il contenzioso tra Regione e Rai
Dopo che il Tar della Valle d’Aosta si era dichiarato incompetente, riprenderà nell’aula del Tribunale civile di Roma la querelle tra la Regione e Rai Com SpA - una delle società del gruppo della tv di Stato - sulla natura economica della ritrasmissione delle tv francofone nella nostra regione, nel periodo dal 1994 al 2009. Infatti lunedì scorso, 30 maggio, la deliberazione, che stabilisce la costituzione in giudizio dell’ente e il conferimento di un incarico esterno di patrocinio legale, è stata licenziata dalla Giunta reigonale. In breve, la società chiede di dichiarare l’onerosità della convenzione stipulata tra la Rai e la Regione per la ridiffusione, con il riconoscimento degli “arretrati”, calcolati in poco più di 8 milioni di euro. Secondo l’Amministrazione regionale, la ritrasmissione - che nel periodo contestato riguardava il canale svizzero Télévision Suisse Romande 1 e quello francese France2 - è da intendersi a carico dell’azienda, poiché “obbligo di servizio pubblico”, alla luce di una previsione della legge di riforma della Rai risalente al 1975. La televisione di Stato sostiene, al contrario, che la previsione normativa cui fa riferimento il “broadcaster” statale sia oggi da intendersi “implicitamente abrogata”. Il Tribunale amministrativo regionale della Valle d’Aosta, al quale Rai Com SpA aveva presentato, lo scorso anno aveva ammesso l’eccezione sollevata dall’Amministrazione regionale. Visto che «La controversia riguarderebbe un rapporto di natura esclusivamente patrimoniale», i giudici amministrativi si erano pronunciati non competenti a decidere, indicando il giudice ordinario come sede naturale di quel contenzioso. pertanto si giungerà a un “giudizio in riassunzione” davanti ai magistrati civili di Roma. Per l’incarico di rappresentanza legale a Gianfranco Garancini del Foro di Varese la Giunta ha stanziato la somma di 40.978 euro.