Traffico nel caos, domenica scorsa al tunnel del Gran San Bernardo 22 chilometri di coda

Traffico nel caos, domenica scorsa al tunnel del Gran San Bernardo 22 chilometri di coda
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È stata una domenica da dimenticare, quella del 29 maggio, per gli svizzeri che rientravano dall’Italia dopo il ponte per la festa dell’Ascensione che cadeva di giovedì. «Cinq heures de bouchon, pourquoi?» titolava mercoledì scorso, 1° giugno, la testata elvetica Le Nouvelliste che si chiedeva: «Comment expliquer cette attente interminable?». Il direttore del Tunnel del Gran San Bernardo, lato svizzero, François Pignat precisa che non ci sono stati particolari problemi, a parte la concentrazione del traffico nelle stesse ore per i rientri. Secondo François Pignat nemmeno la riapertura del Colle del Grande, che domenica scorsa era ancora chiuso ed è nuovamente percorribile da martedì 31 maggio (vedi servizio a pagina 25), avrebbe contribuito ad alleggerire in maniera determinate la pressione del traffico perché il numero delle persone che fruisce del valico è marginale rispetto a quello di chi sceglie il tunnel. C’è poi l’aspetto della sicurezza: solo 60 veicoli possono essere presenti contemporaneamente nella galleria. Ragionamenti condivisi da Edi Avoiyer, neopresidente della Sitrasb, Società Italiana Traforo Gran San Bernardo, la cui assemblea lo ha nominato durante la riunione di martedì 24 maggio. «Domenica era stata prevista come una giornata da bollino rosso a causa dei rientri degli svizzeri. - afferma Edi Avoyer - D’altro canto era sempre accaduto anche in passato, solo che non eravamo più abituati a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia di Coronavirus che negli ultimi 2 anni hanno limitato gli spostamenti». Anche il piccolo cantiere per gli interventi di risanamento del viadotto “Tovè” a Etroubles, a cura dell’Anas, non ha particolari responsabilità nei rallentamenti della circolazione, dato che domenica scorsa era presidiato da movieri al posto dei semafori che nei giorni precedenti avevano provocato incolonnamenti. Tuttavia si sono registrate code lunghe fino a 22 chilometri che arrivavano quasi a Variney di Gignod. Ecco perché i gestori del traforo italo-svizzero avevano preparato dei kit con una bottiglietta d’acqua e 2 snack distribuiti dalle 16 alle 19 alle persone in attesa dai Volontari del Soccorso della Valpelline. Questa associazione, infatti, ha una convenzione con la Sitrasb dal 2019 per un servizio di supporto nel giorni di Pasquetta e dell’Assunzione. «Durante il rientro dell’Ascensione del 2022 - conclude il presidente Edi Avoyer - sono transitati in totale 8.296 veicoli: 7.298 dall’Italia alla Svizzera e 998 nella direzione inversa. Tale valore rappresenta di gran lunga il valore più alto mai riscontrato per tale festività degli ultimi 30 anni. Anzi, per poco, nella giornata di domenica non è stato superato il record di passaggi del 1992, anno in cui, a causa di uno sciopero in Francia dei trasportatori nel Traforo sono transitati 8.369 veicoli».

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