Il giallo della donna trovata morta nella fossa, la Polizia cerca il marito
Una vita difficile finita tragicamente. È quella di Jessica Lesto, 32 anni, il cui cadavere è stato scoperto in una fossa lungo la riva della Dora Baltea, dietro alla piscina di Aosta.
Il decesso risalirebbe a 2 o 3 settimane prima e a scoprirlo sono stati gli investigatori della Squadra Mobile, dopo una segnalazione sul cui autore viene mantenuto uno stretto riserbo. Il corpo si trovava in una buca lunga 2 metri, larga 1 metro e profonda circa 50 centimetri. Era coperto di fango e di foglie. La 32enne è stata identificato grazie al tatuaggio che ha sul ventre. Non risultano segnalazioni di scomparsa. Intorno alla fossa, i resti di un accampamento improvvisato con una tenda da campeggio, fornellini a gas, abiti e coperte. L’ipotesi del suicidio è stata subito esclusa dagli inquirenti e il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi ha aperto un fascicolo per omicidio. Per chi è impegnato nelle indagini è cruciale capire esattamente quando la 32enne è deceduta e soprattutto per quale motivo. Ciò perché da un primo esame del medico legale Serena Curti, a cui la Procura ha affidato l’autopsia, non sono emersi segni di ferite derivanti da un’aggressione. Ecco perché sono stati disposti gli esami tossicologici. L’area dove è stato scoperto il cadavere è vicina alla pista ciclabile e alla piscina regionale ma difficilmente accessibile, frequentata da senzatetto e tossicodipendenti. Al momento, perciò, nessuna pista viene esclusa, da quella che accende un faro sul mondo dello spaccio di droga ad Aosta a quella che conduce al marito della vittima che sembra scomparso nel nulla.
Infatti proseguono le ricerche del senagalese 37enne Dia Matabara con il quale Jessica Lesto era sposata. Gli investigatori hanno accertato che fino ai primi 10 giorni di maggio era reperibile, poi ha spento il cellulare e di lui non si hanno più notizie. Il sospetto è che possa essere espatriato, forse in Spagna. Jessica Lesto e Dia Matabara, che era conosciuto con il soprannome di Dish, erano sposati dalla primavera del 2019 e risultavano residenti nella casa di un familiare della vittima. L’uomo è titolare di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato e per ottenerlo aveva avuto un contratto di lavoro.
ad agosto dello scorso anno
Scandagliando la vita di Jessica Lesto alla ricerca di episodi e indizi che possano consentire di risolvere quello che al momento è a tutti gli effetti un caso di femminicidio, dagli archivi della Polizia è emerso che in una notte dell’agosto scorso Dia Matabara avrebbe colpito la moglie al volto con il collo di una bottiglia. Il tutto durante una lite fuori da una bar di corso Battaglione Aosta nel capoluogo. La donna - che aveva dovuto ricorrere alle cure del 118 ed era stata trasportata all’Ospedale regionale “Umberto Parini” per le ferite riportate - non aveva voluto sporgere denuncia. Facile comprendere, perciò, quanto sia importante per i detectives della Squadra Mobile, impegnati nella ricostruzione delle ultime ore di vita della 32enne, poter ascoltare la versione di Dia Matabara.
segnalata a “Chi l’ha visto?”
Il passato di Jessica Lesto è stato turbolento con l’infanzia trascorsa in viale Conte Crotti ad Aosta, dove gli amici la chiamavano “Jessichina” per via della sua corporatura esile, e la gioventù segnata dal fatto di non aver mai conosciuto il padre. Il suo nome era già salito alla ribalta delle cronache nell’ottobre del 2017. Era scomparsa e l’accaduto era stato segnalato dalla madre, con cui abitava, alle forze dell'ordine e alla trasmissione “Chi l'ha visto?”. La donna, allora 27enne e in cerca di occupazione, il pomeriggio di giovedì 12 ottobre era uscita per alcune commissioni. Sarebbe dovuta rientrare poco dopo ma non si avevano più avute sue notizie. In quell’occasione era finita bene: 8 giorni dopo era stata individuata in centro a Torino e stava bene. A trovarla era stata una pattuglia della Polizia. Ora, invece, la vita di Jessica Lesto è stata bruscamente interrotta e gli inquirenti stanno cercando di dare un nome e un volto al killer che l’ha sepolta in una tomba di fango.