Daniel Yule ospite del Panathlon Club

«Non sono mai tenero con me stesso e quando le cose non vanno come vorrei non me lo perdono. Questo, per lo meno, sino a quando non ho imparato ad accettare i miei limiti e a essere felice per aver raggiunto il massimo che in quel giorno, in quella gara, in quel contesto, potessi fare. Così, spostando il focus dal risultato a tutti i costi a me stesso, ho ritrovato la giusta fame che ci vuole per continuare a vincere. Ma quella è solo la conseguenza dell’atteggiamento mentale». Ventinovenne di Martigny, Daniel Yule è stato ospite giovedì sera della conviviale del Panathlon Club du Val d’Aoste. Insieme a lui il tecnico di Arvier Matteo Joris. Capace di vincere un titolo olimpico a squadre - Team Event a PyeongChang 2018 - e un mondiale, sempre a squadre, ad Are 2019. Yule è il campione del back to back a Madonna di Campiglio, vincente in due edizioni consecutive dello Slalom della 3Tre come Kristoffersen e Tomba. Poi, dopo altre due vittorie in Coppa, il black out dal quale è uscito in questa stagione nella quale è andato vicino alla medaglia olimpica in Slalom - sesto, a 16/100 dal bronzo - e alla vittoria della Coppa di specialità.