Protezione Civile, la delegazione valdostana ricevuta dal Papa

Protezione Civile, la delegazione valdostana ricevuta dal Papa
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Lunedì 23 maggio la sala Clementina del palazzo Apostolico, accanto alla basilica di San Pietro nella Città del Vaticano, ha accolto un’udienza speciale per i Volontari del Servizio nazionale di Protezione Civile. Erano 350 i volontari in rappresentanza delle realtà territoriali e delle associazioni nazionali accompagnati dal capo del Dipartimento nazionale Fabrizio Curcio. La delegazione valdostana era composta dal coordinatore del Dipartimento Vigili del Fuoco e Protezione Civile Pio Porretta, dal presidente del Coordinamento regionale delle Associazioni di Protezione Civile Maurizio Lanivi e dai due vice presidenti dello stesso Coordinamento Francesco Agostino e Nantas Gheza. Un incontro molto sentito che è avvenuto in un momento di intenso lavoro da parte dei volontari di Protezione Civile. A fine mese termina lo stato di emergenza per la pandemia ma l’attività di supporto e accoglienza ai profughi ucraini comporta un impegno notevole. Il Santo Padre ha voluto ringraziare i volontari per il grande lavoro svolto durante la pandemia. «So quanto è benemerita la vostra opera - ha sottolineato Papa Francesco - e mi piace ricordare quanto avete fatto durante la recente pandemia». Il Pontefice ha ripetutamente affrontato il tema della guerra in Ucraina definendola assurda e ringraziando tutti i volontari per l’accoglienza dei profughi. Papa Francesco ha poi affermato: «Io ho trovato 3 cose in Italia che non ho visto da altre parti. Una di queste è la forte vocazione al volontariato. E’ un tesoro, custoditelo! E’ un tesoro culturale vostro, custoditelo bene!».

In Valle d’Aosta, come nelle altre regioni, l’attività dei volontari è stata insostituibile con 55mila ore di servizio effettivo per l’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia di Covid-19. Mentre l’attività per l’epidemia si sta riducendo, ora il personale è impegnato nell’accoglienza e nel supporto alle famiglie di profughi ucraini. Nei primi 5 mesi del 2022 sono già oltre 10mila le ore di servizio prestato.

«Un volontariato che gode di buona salute, - dichiara Maurizio Lanivi - dimostratosi molto dinamico e capace di adattarsi alle richieste che in questi 2 anni sono arrivate da istituzioni e territorio molto diverse dalle emergenza a cui eravamo abituati».

L’incontro con il Santo Padre è avvenuto a poche settimane da un altro importante appuntamento per la Protezione Civile: gli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile che si svolgeranno a Roma a metà giugno. «Un momento di confronto molto importante a 10 anni dai precedenti, - conclude Maurizoi Lanivi - che servirà a tracciare le linee guida del futuro di questa componente del sistema di Protezione Civile in un momento di grande attività e cambiamento».

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