Printemps en musique, una rassegna sotto il segno della musica e del patois
Una grande contenitore di eventi dedicato alla tradizione musicale valdostana che rivivrà attraverso il patois. È la nuova rassegna Printemps en Musique che è stata ufficialmente presentata mercoledì scorso, 18 maggio, in una conferenza convocata a Palazzo regionale. Quest’ultima raggruppa la 70esima edizione delle Floralies, che prevede le esibizioni dei cori e dei gruppi folkloristici valdostani, il raduno delle bande musicali, che quest'anno si terrà a Châtillon, e 5 spettacoli dal vivo, inizialmente previsti nella programmazione delle passate edizioni della Saison Culturelle, ma rinviati per via della pandemia. La rassegna prenderà il via sabato prossimo, 28 maggio, con il concerto di apertura della 70esima edizione delle Floralies, a cura dell'ensemble vocale nazionale Odhecaton e dell'Arcova Vocal Ensemble, in scena alle 21 al teatro Splendor di Aosta. Da domenica 29 maggio a venerdì 3 giugno, sempre alle 20.30 al teatro Splendor, si susseguiranno i concerti dei 30 cori valdostani, che saranno giudicati da un’apposita giuria presieduta da Efisio Blanc. La giornata conclusiva è prevista per domenica 5 giugno: i cori e i gruppi folcloristici valdostani si esibiranno al termine della Messa a Morgex, Aymavilles, Aosta, Doues, Nus, Saint-Vincent, Hône, Champdepraz e Fontainemore. L'intento «È di coinvolgere il più possibile i territori - spiega l’assessore regionale ai Beni culturali e al Turismo Jean-Pierre Guichardaz - per questo abbiamo deciso di includere nella programmazione di questa giornata finale 9 parrocchie valdostane che hanno accettato subito la nostra proposta».
Il dirigente regionale Raphaël Desaymonet aggiunge: «Volevamo riallacciare il rapporto con il territorio coinvolgendo i Comuni, luoghi in cui si formano i cori e gruppi folkloristici. I cori si esibiranno nelle chiese dopo la Santa Messa, con alcuni dei brani eseguiti in teatro accompagnati dai gruppi folkloristici».
senza gran finale ad Aosta
Una decisione, quella di non fare la grande festa finale ad Aosta riunendo le esibizioni di gruppi folkloristici e cori, che ha suscitato più di una perplessità tra alcuni appartenenti alle diverse formazioni protagoniste dell’evento. Il motivo? Dopo le restrizioni dovute alla pandemia avrebbero voluto ritrovarsi tutti insieme nel capoluogo per un momento di aggregazione anziché dividersi in tanti appuntamenti sul territorio, cosa che poi, a loro avviso, potrebbe comportare difficoltà per gli spostamenti. Non la pensa così il presidente di Nos Racines, la federazione dei gruppi folkloristici valdostani, Luca Fiou. «Anch’io ho sentito che non tutti sono contenti di questa novità - ammette Luca Fiou - ma personalmente credo che sia giusto avvicinarci al territorio e con la Regione l’intesa è ottima. Insomma, quest’anno proviamo una formula inedita e se non funzionerà in futuro adotteremo altre soluzioni». Il presidente dell’Arcova, l’Associazione dei cori valdostani, Franco Foglia evidenzia che «Ci siamo confrontati a lungo con l’Assessorato per individuare una proposta nuova che è stata accolta con entusiasmo dal Celva e dalla Curia. Non credo che vi saranno difficoltà per i trasferimenti dato che la Regione metterà a disposizione dei pullman».
Châtillon ospiterà il 48esimo raduno della bande musicali
Da sabato 4 giugno a domenica 11 giugno toccherà invece al 48esimo raduno delle bande musicali valdostane. Il Comune di Châtillon, nel suo foyer de la musique, allestito nella piazza del mercato, ospiterà i concerti delle 18 bande musicali della regione, seguiti dalla festa finale. Printemps en Musique si chiuderà con 5 spettacoli, in scena al teatro Splendor di Aosta, sempre alle 21: oltre all'evento finale "Patoué en mezeucca", in programma martedì 21 giugno, non mancheranno i concerti, tutti con inizio alle 21, della Sfomorchestra (domenica 5 giugno), di Dolche (mercoledì 15 giugno), di Erik Bionaz (venerdì 17 giugno) e dei Tamtando (domenica 19 giugno).
«Abbiamo deciso di confermare giugno come mese della musica, utile a dare il via alle manifestazioni delle estate - evidenzia l'assessore Jean-Pierre Guichardaz - Il focus sarà la musica valdostana: la Saison culturelle si concentra infatti sugli artisti di carattere nazionale, proponendo un’offerta che i valdostani potrebbero intercettare solo fuori Valle, mentre con questa rassegna vogliamo dare dignità all'offerta musicale valdostana, puntando sulla valorizzazione della nostra lingua, il patois».