Inaugurata nella chiesa di Saint Léonard a Bosses la nuova tela che sostituisce l’affresco perduto
La chiesa parrocchiale di Saint Léonard, a Bosses, ha ritrovato l’aspetto originario della sua decorazione ottocentesca. Domenica scorsa, 15 maggio, è stato completato l’ultimo tassello, con l’inaugurazione - in occasione delle Giornate per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale Ecclesiastico - della nuova tela raffigurante la Vergine Maria che intercede presso il Padre Celeste per fare accogliere in Paradiso i peccatori pentiti. L’opera sostituisce un precedente affresco ottocentesco ed è stata realizzata dall’artista di origini romane e residente a Parigi Valerio Fasciani, specializzato nella copia professionale di opere d’arte. La chiesa parrocchiale di Saint Léonard venne ricostruita tra il 1860 e il 1861 e fu affrescata nel 1862 dal pittore di Ivrea Giuseppe Stornone. Gli affreschi sono stati restaurati nel 2016 ma quello della navata sinistra - che rappresentava appunto la Vergine che intercede a favore dei peccatori pentiti -, una volta eliminate le tracce di un grossolano tentativo di ridipintura ad olio, era risultato troppo rovinato: si è perciò optato - in accordo con la Soprintendenza regionale - per l’eliminazione totale dell’immagine, proponendo una semplice campitura neutra dentro il disegno della cornice. Il Consiglio parrocchiale ha successivamente ipotizzato di sostituire l’affresco andato perduto, facendo realizzare una tela prendendo spunto da vecchie fotografie dell’originale. La proposta è stata accolta con entusiasmo e - con il contributo dei parrocchiani, del Comune, dell’impresa Srb Energie e di un lascito della generosa benefattrice Teresa Guasti - è stata raccolta la somma necessaria.
All’inaugurazione di domenica erano presenti, tra gli altri, la restauratrice Novella Cuaz, la direttrice dell'Ufficio diocesano dei Beni culturali Roberta Bordon, il consigliere regionale Corrado Jordan, il sindaco Alberto Ciabattoni, il parroco don Claude Duverney e i rappresentanti del Consiglio pastorale. Tutti hanno posto in rilievo in particolare il dinamismo della comunità parrocchiale che si è impegnata per realizzare a piccoli passi importanti lavori alla chiesa. Perché - come dice sempre il parroco don Claude Duverney - «la chiesa è della comunità».