Un sogno rosa a Cogne: arriva il Giro d’Italia
In un clima festoso e di grande attesa, che ci riporta ai tempi della Coppa del Mondo di fondo, Cogne è pronta ad accogliere oggi, sabato, e soprattutto domani, domenica 22, la grande carovana itinerante del Giro d’Italia per la quindicesima tappa che porterà i 166 corridori di 28 nazioni da Rivarolo Canavese a Lillaz attraverso 177 chilometri, i traguardi volanti di Pollein (meno 86 km dal traguardo) e Cogne paese (3.200 metri da Lillaz) ed i Gran Premi della Montagna di Les Fleurs (1.421 metri a 72 km dall’arrivo) e a 40 km dalla conclusione ai 1.582 metri di Verrogne. Sicuramente impegnative le 2 salite mentre nei 22 chilometri finali da Aymavilles a Lillaz (quota 1.611) si salirà con una pendenza media del 4,3 per cento.
Il Comitato di Tappa presieduto dal vice sindaco e vice campione del Mondo di winter triathlon Giuseppe Lamastra, la Regione, il Comune con in prima linea il sindaco Franco Allera e gli operatori turistici che si sono assicurati l’evento hanno fatto le cose in grande per una super accoglienza e per tanti appuntamenti di sport e di festa che da oggi, sabato, sfumeranno solo domenica prossima, 29 maggio, con l’invasione dei bikers della “Granparadisobike”.
Per celebrare i 100 anni del Parco con il grande ciclismo tra i camosci e gli stambecchi del Gran Paradiso si arriverà vicino alle suggestive cascate di Lillaz. La tappa sarà preceduta di 90 minuti dalla 12esima frazione del Giro E, 60 chilometri per bici elettriche con partenza da piazza Emile Chanoux ad Aosta e salita a Verrogne e a Lillaz. La festosa carovana pubblicitaria dai mille colori (50 mezzi e 120 persone) si fermerà invece a Cogne in centro capoluogo.
In un Giro d’Italia molto duro regna l’equilibrio e sicuramente uno scossone alla classifica arriverà oggi nell’impegnativa tappa di Torino, su e giù più volte da Superga e dalla Maddalena e poi dalle 3 salite in terra valdostana domani, domenica, anche perché saremo alla fine della seconda settimana del viaggio dall’Ungheria alla Sicilia per poi risalire in fretta lo stivale. Dopo Cogne lunedì 23 sarà il terzo giorno di riposo e poi si ripartirà a Salò sul lago di Garda per affrontare i 4 tapponi in Valtellina, sulle Dolomiti e in Friuli prima della cronometro light conclusiva di Verona.
I favoriti
I protagonisti attesi per Cogne non mancano, potrebbe andare in porto una fuga da lontano e svilupparsi la lotta tra i big della classifica con attesissimi l’ecuadoregno Richard Carapaz, già vincitore a Courmayeur nel 2019, il portoghese Joao Almeyda o altri personaggi come le eterne incompiute Mikel Landa e Simon Yates, l’emergente Jai Hindley. In molti sperano di vedere protagonisti 3 “senatori” alle ultime “recite” come Vincenzo Nibali, Domenico Pozzovivo e in un finale adatto per passisti-scalatori il 42enne Alejandro Valverde.
I precedenti del Giro in Valle
Il Giro d’Italia torna a Cogne dopo 37 anni. Era venerdì 7 giugno del 1985, 20esima e terzultima tappa della terza corsa rosa vinta dal francese Bernard HInault, partito e terminato a cronometro da Verona a Lucca. Il giorno prima a Saint-Vincent aveva vinto una bella volata Francesco Moser. In una tappa di soli 58 chilometri a 38,149 di media i corridori salirono da Saint-Vincent a Valnontey. Alla Poyà di Aymavilles scattò un allora quasi sconosciuto americano Andrew Hampsten che vinse a Cogne con 1 secondo sul colombiano Ismael Montoya e 1’04” sul basco Marino Lejarreta, con per il nono giorno in maglia rosa il bretone Hinault.
A Cogne, Giro della Valle d’Aosta a parte, il grande ciclismo arrivò altre 2 volte a Gimillan con il Giro delle Regioni, il 29 aprile del 1998 con partenza da Saint-Vincent e successo dell’abruzzese Ruggero Marzoli e lo stesso giorno del 1999 con via da Arvier e vittoria del francese Pierrick Fedrigo. Il 13 maggio il Giro d’Italia ha compiuto 113 anni dalla prima tappa, il 6 giugno saranno invece saranno 70 anni della presenza della corsa rosa in Valle quando Pasqualino Fornara della Bottecchia vinse la terz’ultima tappa Cuneo-Saint-Vincent del quarto dei 5 Giri vinti da Fausto Coppi nel 1952. Molti Giri d’Italia arrivarono a Saint-Vincent per merito dello scomparso commendator Giuseppe "Peppino" Guarisco, grande amico del patron Vincenzo Torriani. Il Giro in 69 anni è approdato in Valle 28 volte con interessati 8 Comuni (13 volte Saint-Vincent, 5 Breuil Cervinia di Valtournenche, 3 Aosta, 2 Pila e Courmayeur, 1 Cogne, Gressoney-Saint- Jean e La Thuile) a cui di aggiungono Verrès e Pont-Saint-Martin per 2 delle 25 partenze (18 Saint-Vincent, 4 Aosta, 1 Courmayeur, Pont-Saint-Martin e Verrès). A vincere sono stati in Valle d’Aosta 12 volte gli italiani e 16 gli stranieri (4 Belgio, 2 Spagna, Gran Bretagna e Germania, 1 Usa, Ucraina, Lussemburgo, Irlanda Ecuador e Costarica). Ben 3 volte ha vinto solo il "cannibale" Eddy Merckx tra le sue 25 tappe conquistate al Giro d’Italia tra il 1968 e il 1973 e in 2 di queste occasioni si impose a Saint-Vincent nel 1968 e ad Aosta nel 1973 il 22 maggio, lo stesso giorno di domani a Cogne, allora era un martedì con il traguardo posto in via Festaz. Tra le curiosità a Pila nel 1987 vinse lo scozzese Robert Millar, oggi si chiama Philippa York ed è l'unico vincitore di tappa al Giro diventato donna della storia. Per 21 anni il Giro d’Italia ha avuto speaker valdostani, dal 1989 al 1997 Cesarino Cerise, dal 2010 ad oggi Paolo Mei che domani, domenica, al traguardo di Cogne si entusiasmerà davanti alla gente del suo paese.
Le premesse per un grande spettacolo e per una 2 giorni di festa ci sono tutte in un paese che da mesi è tinto di rosa e dove lo sport è religione.