La Regione acquisisce l’ex oleodotto per settecento euro: diventerà una fognatura

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La Giunta ha approvato la delibera per l’acquisizione dell’oleodotto di proprietà Eni, nel tratto valdostano compreso tra Pont-Saint-Martin e Saint-Rhémy-en-Bosses. L’acquisizione consente di riutilizzare l’intera tratta dismessa dell’oleodotto per il collettamento dei reflui fognari di comuni delle Unités Mont-Rose e Mont-Cervin, evitando lavori per la posa di decine di chilometri di tubazioni. Sarà possibile valorizzazione l’intera tratta valdostana anche come cavidotto o utilizzo a fini irrigui: non più utilizzata dal 1994, la tratta è stata manutenuta, risulta essere vuota e non presenta criticità in atto di tipo ambientale.

La linea dismessa dell’oleodotto Ferrera-Collombay di proprietà Eni attraversa la regione nel tratto tra Pont-Saint-Martin e Saint-Rhémy-en-Bosses, per una lunghezza di circa 70 chilometri, passando lungo il fondovalle della Dora Baltea fino ad Aosta per poi risalire nella valle del Gran San Bernardo.

L’Amministrazione regionale ha concluso il lungo negoziato con l’Eni per l’acquisizione dell’oleodotto che si è concluso con l’aggiudicazione ad un prezzo “simbolico” di 700 euro. Nell’ambito delle attività di progettazione dei collettori all’interno delle Unité de Communes Mont-Rose e Mont-Cervin è stata valutata la possibilità di sfruttare la linea dismessa per il collettamento dei reflui fognari, a servizio dei costruendi depuratori dei 2 agglomerati, che consentirebbe in particolare di collegare Hone-Bard con Donnas, nell’Unité Mont Rose e Nus, Fénis, Chambave, Pontey, nell’Unité Mont-Cervin.

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