Affitti brevi, nuova legge in dirittura d’arrivo

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L'obiettivo è «avere un reale dimensionamento degli arrivi e delle presenze» in Valle d'Aosta che, oltre a quelle registrate negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, comprenda anche gli appartamenti. La legge regionale sulle locazioni brevi, annunciata lo scorso ottobre, sarà presto sottoposta all'analisi dei principali portatori d'interesse: la maggioranza regionale, l'Adava e le altre associazioni. Lo ha annunciato - mercoledì scorso, 11 maggio - l'assessore regionale ai Beni culturali e al Turismo, Jean-Pierre Guichardaz, rispondendo ad un'interpellanza presentata dal vicecapogruppo della Lega in Consiglio Valle, Stefano Aggravi. Il disegno di legge, che ha ottenuto il parere favorevole dal dipartimento legislativo della Regione lo scorso 17 dicembre, sarà accompagnato da un secondo provvedimento che sancisce una nuova disciplina dell'imposta di soggiorno e dalla relativa delibera attuativa, già redatta dagli uffici.

«Abbiamo ritenuto che i due provvedimenti debbano andare parallelamente ed essere approvati insieme», spiega Jean-Pierre Guichardaz. Che precisa: «Il termine locazioni brevi non è del tutto esaustivo, in quanto il disegno di legge riguarda anche tutte quelle locazioni per finalità turistiche superiori ai 30 giorni». Tra le novità introdotte dal testo di legge, «vi è pure l'obbligo del pagamento dell'imposta di soggiorno da parte degli alloggi a uso turistico», spiega l'assessore. «Il testo - prosegue Jean-Pierre Guichardaz - è stato aggiornato sulla base delle interlocuzioni con l'Adava, la Confcommercio, il Celva, l'Associazione degli agenti immobiliari, l'Uppi e sulla base dell'evoluzione della legislazione statale in materia».

Riguardo al provvedimento che disciplina la nuova imposta di soggiorno e alla sua delibera attuativa, «si sono resi necessari in questi primi mesi del 2022 alcuni approfondimenti tecnici con le strutture regionali competenti in materia di enti locali, di finanza a di bilancio che si sono ultimati la scorsa settimana: l'intero pacchetto di norme è ora pronto per essere esaminato dalla maggioranza», conclude Jean-Pierre Guichardaz.

Per Stefano Aggravi è bene «evitare che dietro a dei sorrisi del regolatore burocratico si nasconda una mano cattiva che si inserisca nelle tasche del cittadino che le tasse le paga», perché «nell'intento di colpire chi fa il furbo il rischio è di vessare l'onesto cittadino che risponde alle necessità della comunità».

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