Dal prossimo anno chiuderà la scuola dell’infanzia di Champorcher
La scuola dell’infanzia di Champorcher dal prossimo anno scolastico chiuderà perché, a causa del crollo delle nascite, si è iscritto un solo bambino. In realtà, dal punto di vista amministrativo, non sparirà per sempre il servizio, ma non sarà operativo finché non si capirà l’andamento delle nascite e non ci saranno almeno 3 iscritti, il numero minimo previsto dalla normativa regionale per le scuole di montagna (normalmente tale numero è 5). «Vi sono 5 bambini che passano dalla scuola dell’infanzia alla primaria, che arriva così a 12 iscritti dai 7 attuali. - precisa il vicesindaco Gabriele Osio - Ci siamo subito attivati con la Regione, che tuttavia ci ha spiegato che la soglia non è determinata solo da ragioni economiche ma anche didattiche, poiché verrebbe a mancare completamente l’elemento della socialità. Tanto che neppure i genitori del bambino sarebbero interessati a iscriverlo da solo. Abbiamo contattato le Amministrazioni dei Comuni vicini per capire se vi fosse interesse da parte loro di iscrivere a Champorcher dei bimbi, ma non c'è stato. Per cui, al momento, il servizio sarà effettuato solo dalla scuola infanzia di Hône e da noi è sospeso. Se in futuro tornerà a esserci il numero utile, la scuola potrà essere riaperta. Purtroppo a Champorcher le nascite non così numerose, risentiamo del problema dello spopolamento della montagna».
La chiusura delle piccole scuole di montagna è la diretta conseguenza della denatalità, problema che si registra in Valle d’Aosta fin dal 2011. Da allora a oggi diversi Comuni hanno dimezzato le nascite. Il dato è stato confermato anche alla presentazione di venerdì 29 aprile dello studio “Struttura e dinamica demografica della Valle d’Aosta” curato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A fronte della chiusura di Champorcher, per contro a Perloz, nella Valle del Lys, dovrebbe riaprire l’offerta scolastica pubblica, grazie al raggiungimento del numero minimo di alunni e dopo la sperimentazione di un anno del progetto di auto organizzazione sperimentale montessoriano “Bambini in Valle”.