Nel borgo di Grumel il restauro di una casa svela preziosi dettagli del passato di Jovençan
Il borgo di Jovençan, costituito dalla lunga fila di case di Grumel, sulla stretta strada che dall’attuale semicurva sulla regionale conduce alla chiesa parrocchiale non è mai stato oggetto di uno studio approfondito. Però nelle scorse settimane il completamento dei lavori di restauro della facciata dell’ultima casa prima delle nuove scuole ha non solo permesso di valorizzare un antico affresco bello ed interessante ma soprattutto ha consentito la scoperta di una lunga feritoia, destinata probabilmente proprio alla difesa del borgo da intrusioni esterne e nelle ipotesi facente parte di un sistema difensivo ormai difficilmente leggibile. Nei prossimi mesi, su iniziativa dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Riccardo Desaymonet, gli aspetti relativi alle vicende dell’evoluzione storica dell’insediamento abitato di Grumel e delle zone vicine saranno oggetto di specifici approfondimenti. Per ora comunque i frequentatori del borgo possono ammirare il riuscito restauro dell’affresco posto sull’ingresso principale dell’antica casa appartenente alla metà del Settecento a Pantaleon Laffranc e dipinto per accogliere i visitatori, per proteggere il fabbricato e per invitare al raccoglimento e alla preghiera i passanti. Ormai pressoché cancellato dal trascorrere degli anni, grazie al sapiente lavoro di Daniele Bortot e dei suoi collaboratori è tornato alla luce con i suoi colori accesi, offrendo un risultato insperato: sono infatti nuovamente visibili molti dei santi che fanno parte della composizione sacra, a cominciare proprio da Saint Pantaleon, in omaggio al probabile committente dell’opera. Un Saint Pantaleon che insieme a Saint Jean Evangeliste e Saint Joseph che affianca la Vergine nella parte alta della composizione, mentre in quella sottostante oltre al bel Saint Georges a cavallo che combatte con il drago sono stati individuati, tra gli altri, il patrono di Jovençan Saint Ours e Sainte Caterine.