Quartiere Cogne, i fedeli si sono riuniti davanti alla cappella di San Giuseppe

Quartiere Cogne, i fedeli si sono riuniti davanti alla cappella di San Giuseppe
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Domenica scorsa, 1° maggio, festa di san Giuseppe lavoratore e patrono del Quartiere Cogne di Aosta, un gruppo di parrocchiani di Maria Immacolata si è radunato attorno alla cappella di san Giuseppe in via capitano Jean-François Chamonin per recitare il rosario, le litanie lauretane e la preghiera in onore del santo. Nella preghiera del rosario, che contemplava i misteri gloriosi, si è pregato soprattutto per la comunità parrocchiale, i ragazzi e gli animatori dell’oratorio, la pace.

La memoria liturgica di san Giuseppe ricorre il 19 marzo ma Papa Pio XII nel 1955 istituì anche la festa di san Giuseppe artigiano il primo maggio, e papa Giovanni Paolo II, nell’enciclica Redemptoris custos, 22, del 1989, dice che «Grazie al banco di lavoro presso il quale esercitava il suo mestiere insieme con Gesù, Giuseppe avvicinò il lavoro umano al mistero della Redenzione». La cappella che sorge nel centro del quartiere operaio fu edificata dagli operai della Cogne nel 1945 e venne inaugurata e benedetta dal vescovo di Aosta monsignor Francesco Imberti il 26 luglio 1946. All’interno della cappella sull’altare c’è una statua di san Giuseppe, con a fianco un quadro su cui è scritto «Il 26 luglio 1946 gli abitanti del quartiere Cogne in ringraziamento a san Giuseppe, per essere stati risparmiati da fattori bellici, questa cappella gli dedicarono con gratitudine e devozione». Tra i fedeli c’era Pina Sgarbossa, 87 anni, una memoria storica del Quartiere Cogne, che ricorda con una punta di nostalgia: «Negli anni Sessanta il primo maggio si faceva la processione e poi il vescovo di Aosta monsignor Maturino Blanchet celebrava la Messa nella piccola cappella di san Giuseppe, con la partecipazione all’esterno di centinaia di persone. La sera si faceva una grande festa, con giochi per i bambini, la rottura delle pignatte, la corsa nei sacchi e altri divertimenti che coinvolgevano gli adulti. Erano feste patronali di cui non resta che il ricordo». La funzione religiosa si è conclusa con la benedizione del parroco padre Gregorio Glabas, che al mattino nella messa delle 11.30 nel santuario di Maria Immacolata aveva distribuito la prima comunione ai ragazzi del secondo turno.

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