Valsavarenche, Stefano Cerise pensa già ai progetti per l’estate

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Si voterà per il rinnovo del consiglio comunale - domenica 15 maggio - pure a Valsavarenche, dove il sindaco uscente Pino Dupont ha deciso di non ricandidarsi. Nel cuore del Parco del Gran Paradiso quando si è trattato di «ingaggiare» i candidati sono riemerse vecchie tensioni e così alle elezioni ci andrà una lista sola: il candidato sindaco sarà Stefano Cerise, ispettore guardaparco, affiancato come candidato vicesindaco da Andrea Benedetti, gestore del Rifugio Chabod e delegato dell’Adava per i rifugi alpini. I candidati consiglieri: Silvia Blanc, Josianne Dégioz, Sara Viola, Dario Favre, Giovanni Medas, Stefano Marangoni e Didier Fiou. La lista si chiama «Valsa 4.0.61» e richiama la quota del Gran Paradiso.

Per essere valide, le elezioni devono portare alle urne il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto. Sarà quindi una battaglia contro l’astensionismo? «Come ho già detto in passato, ce la dovremo vedere con una sorta di lista fantasma. - commenta Stefano Cerise - Perchè non è andato in porto il tentativo di costruire una squadra unitaria? Noi ci abbiamo provato, non è andata così, non so cosa dire. Però adesso siamo lì pronti ad amministrare il nostro paese. Con una proposta valida per gli abitanti di Valsavarenche, che sono chiamati a fare una scelta consapevole».

Nell’indicare le priorità, naturalmente Stefano Cerise parte dalle cose che serviranno già quest’estate. «E’ necessario concretizzare gli accordi di programma esistenti con il Parco del Gran Paradiso. E penso per esempio alla passerella da realizzare a servizio del Centro Lontra, a Rovenaud. Oggi per raggiungere la struttura è necessario percorrere 800 metri a piedi dal parcheggio per attraversare il Savara. Invece esiste un progetto per realizzare una passerella pedonale. E’ importante: solo a maggio arriveranno a visitare il Centro una sessantina di scolaresche, alcune anche da fuori Valle. L’altra emergenza riguarda la rete idrica del Nivolet. Deve andare in appalto la realizzazione del nuovo acquedotto per garantire l’acqua ai due rifugi. Per il Rifugio Chivasso, chiuso da qualche tempo e di proprietà del Comune di Valsavarenche, si dovrà anche provvedere quanto prima ai necessari interventi di adeguamento alle norme per poterlo riaprire. Serve anche un confronto con il Comune di Ceresole per immaginare una diversa regolamentazione della viabilità estiva che conduce al Nivolet». In cantiere anche idee per l’inverno, «A partire dalla realizzazione di un Ice Park per l’arrampicata su ghiaccio. Ci stiamo lavorando» conclude Stefano Cerise. Un incontro con la popolazione è previsto mercoledì 11 maggio alle 20.30 nella sala consiliare del Municipio.

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