Assolta anche in Appello dall’accusa di pressioni per annullare una multa
Assolta anche dalla Corte d’Appello. Martedì scorso, 3 maggio, infatti, i magistrati torinesi hanno confermato il verdetto dei colleghi valdostani emesso a giugno dello scorso anno nei confronti di Eloisa D’Anna. L’ipotesi di reato era di tentata concussione e il procuratore generale Carlo Maria Pellicano aveva chiesto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione come in primo grado.
I fatti contestati a Eloisa D’Anna risalivano al settembre 2019, quando era in servizio come segretaria comunale nei municipi di Châtillon e Saint-Vincent. La Polizia Locale aveva multato la dirigente perché aveva parcheggiato l’automobile in divieto di sosta. In seguito, il comandante Nicola Casavola aveva segnalato in una relazione di servizio, poi finita in Procura, di aver subito delle pressioni dalla segretaria comunale che avrebbe minacciato ritorsioni disciplinari nei confronti dell’agente che aveva elevato la contravvenzione se questa non fosse stata annullata. Una versione che l’avvocato Corrado Bellora, difensore di Eloise D’Anna, ha sempre respinto ricordando che peraltro l’avvio dei procedimenti disciplinari non rientra tra le competenze del Segretario comunale. Nei confronti di Eloise D’Anna, la Procura, al tempo delle indagini dei Carabinieri coordinate dal pm Luca Ceccanti, aveva anche chiesto la misura cautelare dell’interdizione dai pubblici uffici. Il Gip aveva rigettato tale istanza, perché Eloisa D’Anna non era più titolare della delega alla Polizia Locale, escludendo così il rischio di reiterazione del reato. Attualmente Eloisa D’Anna ricopre l’incarico di segretaria comunale è a Etroubles, Saint-Oyen e Saint-Rhémy-en-Bosses.