Vendita del castello di Introd Finisce in Procura la trattativa
Dopo un esposto presentato dalla Regione Valle d'Aosta, la Procura di Aosta ha aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato (modello 45) sulla compravendita del castello di Introd. Lo conferma l'avvocatura regionale. Il maniero è di proprietà dei Caracciolo di Brienza, che giovedì 10 marzo ha stipulato un contratto di vendita per 4,8 milioni di euro con la società milanese di mediazione immobiliare Sag1985. La notizia dell'acquisto era stata comunicata alla Regione con una raccomandata a mezzo Pec, che aveva fatto scattare i 60 giorni di tempo in mano alla Regione per esercitare la prelazione (in scadenza la settimana prossima, martedì 10 maggio).
Sono 2 i «nodi» che non convincono l'avvocatura regionale: da una parte una condizione sospensiva secondo cui l'atto di compravendita perderebbe di efficacia se l'acquirente non versasse una determinata somma entro giovedì 28 luglio, dall'altra il prezzo stabilito nella trattativa, che, seppur definito congruo dalla perizia disposta dalla Regione, risulta superiore a quello che si potrebbe concordare in un accordo di compravendita di questo tipo.
La Regione, per voce del presidente Erik Lavevaz, ha già annunciato che non eserciterà la prelazione: «Purtroppo i vincoli della procedura per l'esercizio del diritto di prelazione non sono compatibili con le tempistiche per l'approvazione dell'assestamento di bilancio, passaggio indispensabile per poter disporre delle risorse necessarie», ha spiegato. Sconsolato il sindaco di Introd, Vittorio Anglesio: «Prendiamo atto della volontà di non esercitare il diritto di prelazione. La questione però ci sembra ancora aperta, speriamo quindi in un esito positivo della vicenda».
Cesare Maggi, presidente di Berkshire Hathaway Homeservices: a lui la famiglia Caracciolo aveva dato l’incarico di vendere il Castello di Introd. La Berkshire Hathaway Homeservices «svolge attività di advisory, engineering e valorizzazione per istituti bancari, enti statali e parastatali, società private, fondi immobiliari ed è in grado di supportare investitori e sviluppatori nei diversi ambiti del real estate in modo integrato». Si occupa anche «di intermediazione di asset su tutto il territorio nazionale». Cesare Maggi è l’anello di congiunzione con Giovanni Suraci, amministratore unico della Sag1985, capitale sociale 10mila euro, con sede a Milano, soci Cristian Rancati e Lara Maria Rancati. La società è l’acquirente dello storico immobile restaurato completamente nei primi decenni del Novecento, che catastalmente comprende 35 vani. Con i terreni, circa 9mila metri quadrati in tutto. Il Castello di Introd è stato alienato dai proprietari Giuseppe Caracciolo di Brienza e Maria Cristina Catemario di Quadri, entrambi 85enni. Il contratto preliminare è stato stipulato giovedì 10 marzo dal notaio Lorenzo Grossi di Milano e trasmesso agli aventi diritto alla prelazione (lo Stato, la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Introd) venerdì 11 marzo. Il prezzo di vendita indicato nel documento è di 4,8 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere il 9 per cento della tassa di registro - 432mila euro - e le spese notarili, quindi un totale che si aggira sui 5 milioni e 300mila euro.