Valpelline, dal Consiglio comunale via libera al baratto amministrativo
Via libera dal Consiglio comunale di Valpelline - convocato martedì scorso, 3 maggio, dal sindaco Maurizio Lanivi - al baratto amministrativo. «Si tratta di una sperimentazione - precisa il sindaco Maurizio Lanivi - per venire incontro alle famiglie in difficoltà che riteniamo siano 4 o 5 sul nostro territorio, tutte di valdostani. Sono situazioni di disagio derivanti dalla perdita di lavoro in seguito all’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia di Covid-19 o per altri gravi motivi, per esempio di salute. L’iniziativa è rivolta a nuclei famigliari che manifestino l’intenzione di adempiere ai pagamenti dei servizi comunali ma che non hanno le risorse per saldare i loro debiti. Sia chiaro che chi vuole fruire di questa possibilità non può scegliere, nel senso che non è che se non vuole pagare la tassa dei rifiuti decide di prestare servizio, per esempio, per la manutenzione del verde pubblico o di altri beni della comunità. Insomma è necessaria la sussistenza di difficoltà economiche oggettive per poter trasformare il debito in ore di lavoro. Peraltro l’Amministrazione deve sostenere dei costi aggiuntivi per le assicurazioni che verranno addebitata a chi beneficerà di questa opportunità. Parallelamente, però, abbiamo inasprito le azioni per il recupero dei crediti con azioni legali mirate e con la limitazione di accesso ai servizi comunali per chi non è in regola con i pagamenti per motivi non giustificati».
Ogni ora di lavoro corrisponderà a circa 10 euro di debito. Un tributo simbolico da versare, si legge nel regolamento del baratto amministrativo approvato dal Consiglio comunale di Valpelline martedì scorso, che privilegia gli Isee più bassi, le famiglie con 4 o più figli minori, quelle monogenitoriali con figli a carico, con maggiorenni disoccupati o in cassa integrazione. Il sindaco Maurizio Lanivi commenta: «Si tratta di una possibilità per l’Amministrazione comunale di recuperare le somme dovute dalle famiglie mettendole nelle condizioni di adempiere alle loro pendenze in maniera decorosa».