Una giornata speciale a Valsavarenche con gli alpini di Saint-Pierre

Una giornata speciale a Valsavarenche con gli alpini di Saint-Pierre
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Riceviamo e pubblichiamo. «Memori della bellissima giornata che l’anno scorso abbiamo passato al Rifugio Fallère con “l’alpino per un giorno” Mathias, gli abbiamo chiesto se lui conosceva qualche amico con la voglia di passare una giornata con quelli che sfoggiano un cappello con la penna e si chiamano Alpini. Risposta sempre felice e chiara: wow! Così, come l’anno scorso, un gruppetto di Alpini con l’aiuto di Mathias ha organizzato anche quest’anno una giornata in montagna in mezzo a marmotte, camosci, stambecchi. Quest’anno abbiamo intitolato la nostra giornata: “Vecchi Alpini ridiventati ragazzini.” Sabato 30 aprile abbiamo aspettato tutte le amiche e amici di Mathias, ora diventati anche nostri amici, sul piazzale des Emigrés a Saint-Pierre e con il pulmino della Sezione ANA e altri mezzi propri siamo saliti fino a Rovenaud di Valsavaranche dove vi è “La casa della lontra”. Sul pulmino ANA e sui nostri mezzi hanno preso posto gli amici: Mathias, Francesco, Sara, Valentina, Carlotta e Camilla, le loro mamme e papà. Vi erano anche tre responsabili TMA M.Maietta in Valle d’Aosta, Cristina, Loredana e Michela. A Rovenaud ci aspettava Andrea Zambelli, panettiere, il quale ci ha preparato una colazione per tutti con ogni ben di Dio. Al termine della santuosa colazione alla nostra domanda: quanto ti dobbiamo? La risposta: se avrete occasione di tornare, io sono qui. Grazie. Grazie mille Andrea. Ci aspettavano poi davanti alle casette delle guardie l’ispettore del Parco Stefano Cerise, la dottoressa Claudia Linty e Caterina Ferrari, che ha illustrato ai ragazzi tutto il bellissimo percorso con dovizia di particolari aspettando di poter vedere le lontre che hanno deciso di esibirsi il prossimo anno. Dopo aver assistito ad alcune esibizioni meravigliose del cane di Claudia - Pick - siamo risaliti sui nostri mezzi, destinazione Pont. Sul piazzale dell’Hotel Gran Paradiso in mezzo alle cime del Gran Nomenon, Gran Paradiso, Grivola, Tresenta, uno spettacolo eccezionale. Tutti con la bocca aperta in mezzo a marmotte, camosci, stambecchi, aspettavamo che arrivasse l’ora del rancio che puntualmente Mathias ci ricordava. Finalmente il rancio, servito all’Hotel Gran Paradiso con buon gusto dai titolari. Noi per ringraziarli abbiamo dato onore alla cucina. Al termine del pranzo il generale Antonio Vizzi che era stato chiamato a far da padrino alla manifestazione, ha spiegato ai ragazzi le sue imprese al Polo Sud e al Polo Nord. Lo hanno ascoltato in religioso silenzio. Dopodiché abbiamo donato ai nostri amici alcuni libri e alcuni oggetti a ricordo della giornata passata insieme ai signori che hanno il cappello con la penna. Non si poteva terminare senza cantare tutti insieme “sul cappello che noi portiamo”. Ed ora, dopo tante fotografie si inizia la discesa, nuovamente tra stambecchi e camosci. I ringraziamenti per la condivisione della bellissima giornata: a Bruno dell’Hotel Gran Paradiso, al panificatore del cuore d’oro: Andrea, a Cristina, Loredana e Michela, alle mamme e papà di Mathias, Francesco, Sara, Valentina, Carlotta e Camilla. Al generale Vizzi, grande oratore e scrittore dei libri che abbiamo omaggiato. Un grazie particolare a Stefano Cerise, che non ci ha fatto mancare nulla. Alla operatrice del Centro Lontra Caterina Ferrari e alla dottoressa Claudia Linty che hanno seguito questi grandi amici degli Alpini non solo come persone competenti ed eccezionali, ma come delle mamme. Scusate se è poco. Agli Alpini Andrea, Gino, Marco, Domenico, Walter, Roberto, Lorenzo, non dico grazie, perché insieme a me, lo abbiamo preso con il sorriso di questi ragazzi il 30 aprile a Valsavarenche».

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